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High-tech pisano sugli scudi: tanti i segni positivi

Crescono fatturato (+0,6%), occupazione (+0,9%) ed investimenti (+3,4%). Vincente la proiezione all’estero. Per il 2014 le previsioni sono incoraggianti: il comparto crescerà non solo in termini di investimenti (+5,4%) ma anche di fatturato (+1,1%)

Sono ancora le produzioni ed i servizi a carattere innovativo, l’intensa attività di ricerca e politiche di diversificazione dei mercati, che permettono alle imprese high-tech pisane di crescere non solo in termini di fatturato (+0,6%) ma anche di addetti (+0,9%) nel corso di un anno difficile come il 2013. Anche le performance reddituali sono incoraggianti con il 51% delle aziende pisane che chiude in utile il proprio bilancio. L’aumento della fiducia nelle prospettive di mercato gioca un ruolo fondamentale per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo che non solo crescono (+3,4%) ma sui quali ogni impresa high-tech pisana investe il 23% del proprio fatturato ed impiega il 47% della forza lavoro. Per il 2014 le previsioni sono incoraggianti: il comparto crescerà non solo in termini di investimenti (+5,4%) ma anche di fatturato (+1,1%).

Questo, in sintesi, il quadro sull’alta tecnologia pisana che emerge dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio di Pisa sui dati dell'Osservatorio sulle Imprese high-tech della Toscana. Si tratta di un universo che le diverse tornate di indagine hanno quantificato, a Pisa, in 281 unità locali che occupano, complessivamente, 5.470 addetti (la seconda provincia toscana dopo Firenze) e che hanno realizzato un fatturato di circa 940 milioni di euro: il 6% di quello regionale. A livello settoriale, grazie alla presenza delle Università e dei centri di ricerca pubblica, Pisa risulta specializzata nell’ICT: ben 129 unità locali e 1.742 addetti afferiscono infatti a questo comparto. La dimensione dell’impresa high-tech pisana è piuttosto contenuta: su 281 unità locali, il 62% è rappresentato da micro unità (sotto i nove addetti) ed il 32% dalle piccole (10-5 addetti).

Le imprese dell’alta tecnologia pisane confermano una discreta vocazione all’internazionalizzazione: il 40% esporta una quota di fatturato che, mediamente, tocca il 38%.

Nell’ultimo triennio, quasi la metà delle imprese high-tech pisane ha introdotto nuovi prodotti/servizi che hanno generato il 18% del fatturato complessivamente realizzato. I risultati ottenuti dai nuovi prodotti/servizi sono ottimi: l’82% delle imprese che li hanno realizzati evidenzia un contributo positivo alle vendite. In merito allo sviluppo di nuovi prodotti/servizi e alla loro commercializzazione, considerati i rischi derivanti dallo spionaggio industriale e dalla concorrenza, non stupisce rilevare come gli spazi per le partnership rimangono abbastanza contenuti.

L’attività di ricerca di base sperimentale interessa la quasi totalità delle aziende high-tech. Meno rilevanti, ma pur sempre presenti, le attività innovative intraprese con Enti Pubblici di Ricerca (40%) o attraverso progetti di livello europeo o nazionale (il 32%). Il 18% delle aziende, risulta essere uno spin-off di un ente di ricerca pubblico.

Se nel 2013 l’incidenza media delle spese in R&S sul fatturato delle imprese high-tech pisane si assesta al 23%, valori più elevati, per questo indicatore, si registrano tra le aziende che esportano (40%), e tra quelle che hanno programmi di investimenti in corso (66%). Le tipologie di investimento che le imprese vorrebbero realizzare nei prossimi tre anni derivano da attività di ricerca e sviluppo interna (nel 51% dei casi) e, considerando la tipologia di bene, riguarderanno prodotti materiali (27%)

“Se tutti i comparti dell’economia pisana, pur con diverse intensità, segnalano situazioni di criticità, l’alta tecnologia ha invece continuato a crescere. Favorire lo sviluppo imprenditoriale delle idee innovative - afferma il presidente della Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini - è uno degli obiettivi che la Camera di Commercio ha perseguito più intensamente in questi anni: partecipando al capitale di rischio con un apposito fondo rotativo, agevolando il 'business matching' attraverso il Club delle Imprese Innovative fino ad assegnare annualmente un premio a quelle aziende che si sono distinte nel campo dell’innovazione. Per diffondere e promuovere la cultura dell’innovazione la Camera di Commercio di Pisa sostiene anche quest’anno Internet Festival: un’iniziativa rivolta ad un largo pubblico ma che rappresenta un’importante vetrina per le piccole e medie Imprese dell’ICT così fortemente radicate in provincia grazie alla presenza delle Università e di diversi centri di ricerca.”

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