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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Ikea a Pisa, CNA: "Ok, ma pensiamo all'indotto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Intanto è da considerare positivo il fatto di essere capaci, come territorio di attirare investimenti e non di scacciarli. Quindi crediamo che il progetto Ikea vada sostenuto con l’impegno di garantire il massimo risultato per le imprese del territorio. La CNA associazione di artigiani e PMI certo vedrebbe con favore una eventuale garanzia di sbocchi produttivi per le imprese del settore mobile arredamento. Garanzia e non semplici promesse. Perché è evidente che dal nostro punto di vista potrebbe essere un elemento che, se vi fosse, potrebbe far pendere la bilancia verso,- per quello che vale, certo - una adesione al progetto. 

Ci sono poi da considerare le ricadute non solo future ma anche immediate. Un insediamento come quello di Ikea significa molto lavoro per le imprese dell’edilizia della zona. Anche questo in periodo di crisi vale qualcosa. E non sarebbe certo un sacrificio sull’altare della cementificazione, perché con le giuste prescrizioni, e considerando che in quella zona era comunque previsto un ampliamento della zona produttiva, sarebbe un intervento che può rappresentare una occasione di riqualificazione piuttosto che di consumo di territorio:

Se la nostra associazione CNA che raccoglie piccoli imprenditori e artigiani da decenni è impegnata in prima linea per difendere da un lato il principio che “piccolo è bello” -ma lo è perché efficiente e flessibile-, dall’altro però raccomandiamo e mettiamo in campo progetti di alleanze, di filiere, di consorzi, per superare i limiti delle piccola dimensione: cioè prendere i vantaggi senza gli svantaggi.  E visto che Ikea già oggi si avvale delle produzioni italiane (l’Italia è il terzo mercato per approvvigionamenti del gruppo) siamo convinti che le riconosciute competenze, l’esperienza e l’alta qualità delle nostre produzioni mobiliere e delle subforniture, possano e debbano essere prese in considerazione”.

Andrea Zavanella
Presidente CNA Pisa

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