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Economia

Imprenditoria giovanile: calano nel pisano le imprese a trazione under 35

Nel 2022 registrato un -4% rispetto all'anno precedente. I dati

A fronte di una leggera crescita del numero complessivo delle imprese tra il 2021 ed il 2022 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, i dati sulla dinamica imprenditoriale giovanile registrano invece una contrazione segnalando, quindi, un progressivo 'invecchiamento' della classe imprenditoriale. A calare sono soprattuto le imprese costituite come ditte individuali ed operanti nel commercio e nei servizi. Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – ISR su Movimprese, l'analisi statistica della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere-Stockview.

“Il calo del numero di imprese giovanili, frutto anche del progressivo invecchiamento della popolazione, rappresenta un ostacolo all’innovazione, allo sviluppo di nuove idee e all’espansione di nuovi settori - dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - ma non solo. La sempre minore presenza di giovani al governo dell’impresa è anche un rischio per la continuità di tante attività a conduzione familiare che, con l’uscita di scena delle generazioni più anziane ed il mancato ingresso dei giovani, si ritrovano spesso costrette a chiudere. Per contrastare questo fenomeno, in atto da tempo, è necessario intraprendere tutte le iniziative che portino ad una maggiore presenza di giovani imprenditori nel tessuto sociale contribuendo in questo modo a stimolare la crescita economica dei nostri territori”.

Per questa analisi sono state considerate imprese giovanili quelle la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni. In generale si considerano giovani le imprese la cui partecipazione di giovani risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da giovani.

Le imprese giovanili in provincia di Pisa nel 2022

A consuntivo 2022, il tessuto imprenditoriale pisano cresce nel suo complesso dello 0,5%, mentre le imprese giovanili hanno ottenuto, nello stesso arco di tempo, un risultato non favorevole: con un totale di 3.113 imprese giovanile registrate queste registrano infatti un -4% rispetto all’anno precedente. In valore assoluto, nell’ultimo anno, si sono quindi 'perse' in provincia di Pisa ben 121 imprese giovanili.

Il fenomeno è riconducibile non solo all’uscita dal mercato delle aziende per motivi di carattere economico, ma anche al passaggio 'statistico' delle imprese giovanili nelle classi di imprese 'over 35'. Inoltre, va sottolineato come la contrazione dell’ultimo anno si inserisca in un lento ma costante ridimensionamento del tessuto imprenditoriale giovanile che in provincia di Pisa, nel giro di 10 anni, si è ridotto del 35%: un valore maggiore nel raffronto con l’andamento del tessuto imprenditoriale nel suo complesso che, nello stesso periodo, è arretrato del 3%.

Un fenomeno determinato, in parte, anche dalle criticità demografiche: nell’ultimo decennio, i dati Istat ci dicono infatti che la popolazione residente in provincia di Pisa è leggermente diminuita, dell’1% circa, a fronte di una decisa contrazione invece della popolazione di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, pari al -10%.

Va tuttavia considerato come la serie storica del saldo tra iscrizioni-cessazioni delle imprese giovanili evidenzi il contributo decisivo che queste hanno sempre assicurato al saldo complessivo iscritte-cessate. Difatti, la componente delle imprese giovanili ha sempre ottenuto saldi favorevoli, contribuendo quindi positivamente all’evoluzione complessiva.

Come visto per i valori assoluti si contrae anche l’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese della provincia di Pisa, ottenendo un valore del 7,4% a consuntivo 2022 (era del 7,5% a fine 2021) per una variazione negativa decennale nell’ordine del -3,9%. Un dato, quello relativo all’incidenza, comunque in linea con quello medio della Toscana (7,3%) ma sotto la media nazionale che, invece, risulta essere dell’8,7%.

Dal punto di vista delle forme giuridiche, nell’ultimo anno, si rileva una diminuzione di quasi tutte le tipologie. Perdono le società di capitale (-3%), quelle di persona (-2%), ed in particolare le imprese individuali (-4%), che considerando la loro rilevanza, pesano molto sul risultato complessivo. Infatti, più di 7 imprese giovanili su 10, in valore assoluto si tratta di 2.300 aziende, sono ditte individuali, per un peso del 74% sul totale; seguono con un valore del 20% le società di capitali, con il 5% le società di persone, e con l’1% le altre forme. Una eccezione quella relativa alle altre forme giuridiche, che invece sono cresciute del +4%.

L’incidenza delle varie forme giuridiche delle imprese giovanili sul totale dele imprese risulta essere molto contenuta (7%) con il valore più elevato toccato dalle ditte individuali (11%).

Analizzando il complesso delle imprese giovanili, nella distinzione per settore economico, da rilevare che la quota più consistente è riferibile al commercio all’ingrosso e al dettaglio, con un peso del 26% sul totale, ovvero una imprese giovanile ogni quattro; segue, con il 23%, il comparto delle attività riferite ad altri servizi.

Ulteriori componenti, a doppia cifra, sono quelli delle costruzioni, con il 14% del totale, ed i servizi di alloggio e di ristorazione, con l’11%. Questi quattro settori rappresentano 2/3 delle imprese giovanili e le loro dinamiche influiscono notevolmente sul totale della dinamica imprenditoriale giovanile.

Infatti, dal punto di vista delle variazioni, osserviamo che tra il 2022 ed il 2021 diminuiscono dell’8% le attività commerciali, del 2% le costruzioni e del 4% i servizi di alloggio e di ristorazione. Variazioni negative che non sono compensate dal dato positivo ottenuto invece dagli altri servizi, cresciuti in un solo anno del +4%.

L’incidenza sui diversi settori delle imprese giovanili risulta contenuta con un valore medio complessivo del 7%: il valore più elevato è toccato dai servizi alle imprese (11%) dai servizi di alloggio e di ristorazione (10%).

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