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Economia

Crescono nel 2022 le imprese straniere nel pisano

I dati della Camera di Commercio

Crescono nel 2022 i dati relativi al tessuto imprenditoriale straniero nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa, registrando circa un +4% rispetto al 2021 grazie, in particolare, ai settori delle costruzioni e del commercio e, per quanto concerne le forme giuridiche, alle ditte individuali. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest.

"La crescente presenza di imprese straniere rappresenta un'opportunità di integrazione e sviluppo per il nostro territorio - dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - i dati evidenziano che si tratta per lo più di imprese che operano soprattutto nei settori dell'edilizia, che ha maggiormente beneficiato di ampi stimoli fiscali, del commercio e dei servizi. Comparti per i quali l'avvio di una nuova attività per soggetti, come gli stranieri, è più accessibile, in quanto è necessario un investimento iniziale più contenuto rispetto ad esempio al manifatturiero. Siamo convinti che la crescente presenza di imprese straniere, anche in considerazione di una fase demografica declinante per il nostro paese, rappresenti un valore aggiunto per la nostra economia”.

Ecco il dettaglio degli andamenti a Pisa secondo i dati rilevati da Movimprese, l'analisi statistica della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere- Stokview ed elaborata dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR. Si considerano imprese di stranieri l’insieme di quelle in cui la partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche ricoperte.

La dinamica delle imprese straniere in provincia di Pisa nel 2022

Salgono a 5.539 le imprese a conduzione straniera registrate in provincia di Pisa a fine 2022, grazie a un aumento nell’anno del +4%, per 214 unità in più, che ne porta al 13,1% l’incidenza sul tessuto imprenditoriale provinciale.
Nell’ultimo decennio le imprese straniere pisane sono cresciute del +13,6%, in valore assoluto più 665 imprese, una dinamica in controtendenza rispetto al complesso del tessuto imprenditoriale provinciale che, nello stesso periodo, è arretrato del 3,1%. Nello stesso periodo l’incidenza straniera sul totale delle imprese è passata dall’11,2% del 2012 all’attuale 13,1%.

L’incremento registrato nel 2022 risulta di poco inferiore sia a quello medio toscano (+4,9%), dove l’incidenza straniera arriva al 15,1%, sia al nazionale (+4,5%) dove si ferma invece al 10,8% del tessuto imprenditoriale.

La dinamica rilevata testimonia una vitalità, legata anche al progressivo aumento della popolazione straniera residente sul territorio, che risulta un importante fattore di crescita per l’economia locale e nazionale. L’imprenditoria straniera è però spesso ancora costituita da realtà poco strutturate, espressione delle capacità del singolo e delle opportunità offerte del mercato.

Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere pisane, prevalgono nettamente le imprese individuali (78% del totale), cresciute del +2,9% nel corso del 2022. Seguono, a distanza, le società di capitali (14% del totale), in forte crescita (+10,6%) grazie alla spinta data dall’attrattività della normativa sulle Srls, e le società di persone con il 7% delle imprese (+3,9% nell’anno), mentre le altre forme giuridiche risultano residuali (1%).

Una impresa individuale pisana su cinque (21%) è a conduzione straniera, mentre si rilevano valori inferiori per le società di capitali, dove solo il 6% delle imprese è a guida straniera, per quelle di persone (5%) e per le altre forme (4%).

Con riferimento alla nazionalità delle imprese straniere in provincia, l’82% è riferibile ai paesi extra-Unione Europea, mentre il restante 18% all’area della Comunità Europea.

Il saldo favorevole registrato dalle imprese straniere in provincia nel 2022 è legato al positivo andamento di alcuni comparti produttivi. In termini assoluti, la crescita ha riguardato principalmente il settore delle costruzioni con 118 imprese in più (+9,0%) negli ultimi 12 mesi, seguito dall’alloggio e ristorazione che ha segnato un incremento di 20 unità (+5,1%), dal comparto manifatturiero (+17 unità; +4,9%) e dalle altre attività dei servizi alla persona (+11; +6,4%).

A fine 2022 la più elevata presenza di imprese guidate da stranieri si registrava nel commercio con 1.961 attività (il 35,4% del complesso dell’imprenditoria straniera pisana), e nelle costruzioni con 1.422 unità (25,7% del totale). Seguono a distanza le attività di alloggio e ristorazione (413 imprese, il 7,5%), il comparto manifatturiero con 362 imprese (6,5% del totale), e i servizi di supporto alle imprese (noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese: 337, per il 6,1%).

Delle oltre 5.500 imprese straniere registrate in provincia, 1.279 sono a guida femminile, il 23,1% del totale, un valore in crescita ma ancora significativamente al disotto della media regionale che si attesta al 27,5%.

La quota di imprese straniere e artigiane arriva invece al 30,9%, con 1.710 unità, un valore in crescita legato al positivo andamento dei settori di specializzazione a prevalente vocazione artigiana.

Nella provincia di Pisa l’area (SEL) con la più elevata presenza di imprese straniere sul totale è quella Pisana (2.546 imprese a conduzione straniera), dove l’incidenza arriva al 15%, seguita dal Valdarno Inferiore (13,1%), in linea con la media provinciale.

L’incidenza straniera risulta invece inferiore in Val d’Era, dove si ferma all’11,7%, e in Val di Cecina dove arriva al 9%.

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