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Economia

Agricoltura e sviluppo: previsti incentivi per il recupero di fabbricati rurali abbandonati

Coldiretti annuncia la possibilità prevista da una legge regionale. Possibile quindi il recupero di strutture utili all'attività economica, con aumento volumetrico e ridotto consumo di suolo

Nuova occasione per gli operatori agricoli del pisano. Coldiretti annuncia la previsione tramite una legge regionale di incentivi per il recupero di fabbricati abbandonati nelle aree rurali: casolari, granai, stalle ed annessi che potrebbero tornare a vivere e rappresentare uno sviluppo dell'attività per molte aziende.

I fabbricati sono alcune centinaia secondo un primo monitoraggio dell'associazione: "E' una legge intelligente che permette il recupero ed una nuova valorizzazione del patrimonio edilizio delle aree rurali della provincia – commenta Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – l'obiettivo è recuperare volumetrie già esistenti senza consumare ulteriore suolo. Stiamo parlando di edifici abbandonati e non utilizzati che con questa opportunità potranno essere ristrutturati e valorizzati. Per gli immobili non sottoposti a vincolo di restauro conservativo è previsto un graduale e progressivo aumento volumetrico in virtù dell’efficientemente energetico e della sicurezza sismica".

Il recupero degli edifici rurali abbandonati prevede riduzioni degli oneri comunali. L'eccezione è rappresentata dagli immobili che sono ubicati in aree a rischio idraulico o geomorfologico elevato, si parla di aree in cui l'insediamento è da scoraggiare. "Secondo un nostro censimento – spiega Aniello Ascolese, Direttore Coldiretti Pisa Livorno – sono decine, in ogni comune, i casolari abbandonati. Stiamo parlando di strutture che costerebbe troppo ristrutturate, ammodernare e manutentare. Gli incentivi spingono nella direzione di recuperare e valorizzare immobili improduttivi, mettere in modo investimenti e rilanciare l’agricoltura nelle aree rurali del nostro territorio".

Coldiretti informa che è ancora possibile regolarizzare i fabbricati rurali nel catasto terreni nonostante sia scaduto il termine. "L'Agenzia delle Entrate – prosegue Ascolese – ha stabilito la possibilità di regolarizzare la posizione e sanare così una situazione molto diffusa anche sul nostro territorio". I proprietari dei fabbricati potranno presentare una dichiarazione di aggiornamento con la possibilità di usufruire dell’istituto del ravvedimento operoso. A tale scopo l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito l’elenco dei fabbricati rurali che risultano ancora censiti al Catasto Terreni e provvederà ad inviare una specifica comunicazione ai soggetti interessati al fine di consentire la regolarizzazione. I proprietari potranno regolarizzare la loro posizione e provvedere autonomamente all’iscrizione del fabbricato nel catasto edilizio urbano".

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