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Integrazione aeroporti toscani: botta e risposta tra Firenze e Pisa

Lunedì l'incontro tra il vicesindaco fiorentino Nardella e il sindaco pisano Filippeschi, martedì un nuovo confronto a distanza. Nardella: "Abbiamo registrato l'ennesimo 'no' da Pisa". Filippeschi: "Senza il 'Galilei' la Toscana sarebbe messa male"

"Sono molto preoccupato: se la Toscana, quindi non solo Firenze, perderà questo treno, vinceranno altri tipi di ipotesi che indeboliscono il nostro sistema regionale aeroportuale. Vinceranno altri competitors come Bologna e Roma che ci sono con il fiato sul collo". Lo ha detto il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, sul progetto di holding unica tra gli aeroporti di Firenze e Pisa (che prevede la conseguente cessione di quote da parte dei soci pubblici di Adf e Sat alla società Corporacion America del magnate argentino Eduardo Eurnekian, cessione bocciata dai soci pubblici dello scalo pisano).
"Abbiamo registrato - continua Nardella - l'ennesimo no da parte di Pisa davanti ad un progetto che serve a tutta la Toscana. Ora dobbiamo farci vedere uniti, altrimenti vinceranno altri competitors ed ancora una volta la Toscana rischierà di perdere occasioni straordinarie e storiche. C'è un progetto - prosegue il vicesindaco - che si può raccogliere immediatamente, un masterplan per un'unica società che gestirebbe da sola gli scali di Firenze e Pisa. Ho trovato una forte convergenza con il presidente della Regione Enrico Rossi, il capoluogo è pronto a spingersi quanto più avanti possibile. Firenze - conclude - è pronta a fare la propria parte, ne ho parlato con il sindaco Filippeschi; mi auguro davvero, di fronte ad un'emergenza economica e occupazionale, che si mettano da parte i campanilismi".

Non tarda ad arrivare la risposta del primo cittadino della città della Torre Pendente. "Pisa ha spinto con coerenza per il sistema aeroportuale regionale e se non ci fossero in campo gli investimenti e i progetti del 'Galilei', fatti in autofinanziamento dalla SAT, la Toscana oggi sarebbe messa molto male. E Pisa ha gli occhi aperti - afferma il sindaco Marco Filippeschi - l’integrazione si fa rispettando con coerenza i contenuti che non per caso il Consiglio Regionale ha deciso di dare al sistema con l’adozione dell’integrazione al Pit, che prevedono una pista di duemila metri e non di duemilaquattrocento. Gli stessi contenuti che sono a base degli studi in corso per mettere insieme le società".

"Nei programmi della Regione - ha proseguito Filippeschi - è scritto chiaro: 'Firenze city airport collegato con grandi capitali europee, Pisa aeroporto internazionale con forte presenza del low-cost'. Chi con scelte forzate mette in discussione la caratterizzazione dei due aeroporti proposta dalla Regione e riapre scenari competitivi dannosi non lavora positivamente per l’integrazione".

“Noi abbiamo proposto e proporremo al nuovo socio privato un patto di co-governance della società. La stessa proposta che Corporacion America aveva formalizzato ai soci pubblici che controllano SAT prima di lanciare un’Opa volontaria. Questo patto dà spazio e tempo per acquisire le garanzie strategiche e per consolidare la collaborazione in modo concreto, lavorando ad un piano industriale unico e ad approvare definitivamente gli atti di programmazione. Questa - ha concluso Filippeschi - è la posizione molto motivata che, ad oggi, i soci pubblici, nessuno escluso, hanno assunto e comunicato al socio industriale e al mercato”.

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