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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Economia, debole ripresa: aumenta la domanda di lavoro delle imprese pisane

In provincia di Pisa il 16% delle aziende con dipendenti prevede di inserire nuovi lavoratori, con punte del 30% tra le aziende pisane esportatrici. Il 31% è raggiunto da quelle che hanno sviluppato nuovi prodotti o servizi

L’indagine, realizzata a livello nazionale da Unioncamere Nazionale e dal Ministero del Lavoro su un campione nazionale di circa 95mila imprese con dipendenti del settore non agricolo, di cui 755 della provincia di Pisa, fornisce una previsione dell’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese a livello provinciale.

In valori assoluti nel 2015 a Pisa si avranno 5.830 ingressi tra lavoratori dipendenti, collaboratori a progetto e a partita IVA: un +27% rispetto al 2014 che supera sia l’Italia (+15%), che la Toscana (+20%). La ripresa è però ancora debole: considerando le uscite previste di lavoratori il saldo occupazionale rimane ancora negativo (-220 a Pisa, -6.060 in Toscana e -60.400 in Italia). I tempi medi di ricerca da parte delle imprese si assestano sui 4 mesi.

SETTORI. Per due terzi i nuovi assunti saranno nei servizi. In prima fila il comparto turismo-ristorazione (880 ingressi), seguito dal commercio (740) e dagli altri servizi (690). Nell’industria, seppur con numeri più contenuti, spiccano il sistema moda (cuoio, calzature, abbigliamento) e l’elettro-metalmeccanica entrambe con 410 entrate. Ad assumere sono soprattutto le aziende con oltre 50 dipendenti: 1.900 ingressi sui 4.540 complessivi. I settori sono quelli dei servizi operativi (immobiliare, noleggio, vigilanza, pulizia, supporto alle attività d’ufficio) con picchi dell'86% e del commercio, all'81%.

MENO PRECARI, PIU' STRANIERI. Tra il 2014 ed il 2015 passa dal 23 al 29% la quota dei contratti a tempo indeterminato (adesso contratti a tutele crescenti: 1.320 assunzioni), mentre rimane stabile rispetto allo scorso anno la quota di assunzioni a tempo determinato (64%). Ai giovani quest’anno le imprese pisane ritengono di poter riservare 1.210 delle 4.540 assunzioni previste, pari al 26% del totale: anche in questo caso una quota sostanzialmente in linea rispetto al 2014.

Le assunzioni di immigrati risultano invece in lieve crescita: dal 13% del 2014 al 17% del 2015, con punte del 43% nei servizi operativi (immobiliare, noleggio, vigilanza, pulizia, supporto alle attività d’ufficio), del 40% nel sistema moda (cuoio, calzature, abbigliamento), e del 38% nel turismo-ristorazione. Il numero massimo di assunzioni di personale immigrato dovrebbe sfiorare le 800 unità.

PERSONALE QUALIFICATO. Nel 2015, in provincia di Pisa, le assunzioni di figure high skill, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, saranno il 17% del totale (750 unità): due punti in più rispetto al 2014. Ai primi posti della graduatoria, segno del diverso peso dei settori, si trovano le professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione (750 unità tra cuochi, camerieri, baristi e professioni simili) e le professioni qualificate nelle attività commerciali, tipicamente commessi e personale di vendita (540 unità), seguite a loro volta dalle professioni non qualificate nel commercio e nei servizi, con 500 ingressi.

Seguono le professioni del comparto industriale come gli artigiani e gli operai specializzati (300 assunzioni) ed conduttori di veicoli e macchinari (260). Interessanti anche i 250 ingressi di figure tecniche in campo organizzativo, amministrativo, finanziario e commerciale ed i 230 di tecnici in campo scientifico, ingegneristico e della produzione: segno di come le imprese stiano investendo su figure che possono fare la differenza in un mercato sempre più competitivo.

Delle 4.540 assunzioni programmate, 460 saranno rivolte a laureati e 1.650 a diplomati della scuola secondaria superiore: nel complesso il 46% del totale. Altre 820 posizioni lavorative saranno invece offerte a persone in possesso della qualifica professionale e 1.610 a personale non qualificato.

IL COMMENTO del Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini: "I dati che oggi diffondiamo segnalano un recupero della domanda di lavoro che, grazie ai recenti interventi normativi, è in grado di offrire contratti meno precari rispetto al passato. Tuttavia il fatto che il saldo entrate-uscite sia ancora di segno negativo smorza gli entusiasmi e ci invita a sottrarci ai facili trionfalismi. La ripresa deve ancora consolidarsi ma non possiamo permetterci di attenderla stando fermi. Le imprese che innovano ed operano sui mercati esteri sono in grado di attivare una maggiore domanda di lavoro ed è per questo che vogliamo sostenerle ed aumentarne il numero. Tra le iniziative più interessanti mi preme segnalare, dopo il successo ottenuto dall’evento con gli Emirati Arabi, il Roadshow sull’internazionalizzazione che, assieme ad ICE, stiamo organizzando a Pisa il prossimo 11 settembre: un’occasione per le imprese che vogliono affacciarsi ai mercati internazionali.”

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