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Manifatturiero, il 'malato' sulla via della guarigione: timidi segnali di ripresa

Produzione in calo (-2,6%) ma il fatturato torna a crescere (+0,8%) grazie alla componente estera (+2,2%). Secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Pisa e relativi al III° trimestre 2013, la crisi si fa ancora sentire ma il futuro è più rosa

L’industria manifatturiera pisana, pur continuando la fase di contrazione (-2,6% la produzione), comincia ad arrestare, seppur timidamente, la caduta. Ad avvalorare questa ipotesi è soprattutto l’andamento del fatturato che torna, dopo ben due anni, in terreno positivo (+0,8%) grazie alla spinta proveniente dell’estero (+2,2%). Tuttavia la situazione rimane ancora molto critica se si guarda all’occupazione la quale, nonostante il +0,4% messo a segno del terzo trimestre, si trova ancora un 17% al di sotto dei livelli pre-crisi. Segnali contrastanti anche dal confronto con la Toscana che nello stesso periodo segna un azzeramento della caduta (-0,1%) a causa delle peggiori performance di alcuni importanti spezzoni dell’industria pisana quali le medio-grandi aziende (+2,6% Toscana, -4,6% Pisa) e, a livello settoriale, l’elettronica-mezzi di trasporto (-5,9% Toscana, -10,1% Pisa).

Questi, in sintesi, i dati dell’indagine che l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa ha condotto sulle unità locali manifatturiere con oltre 10 addetti.

LA DIMENSIONE AZIENDALE. E’ il dato della media e grande industria (oltre 50 addetti) a pesare come un macigno sul dato complessivo della produzione -4,6% mentre la piccola industria (da 10 a 49 addetti) registra un quasi pareggio in termini produttivi (-0,8%).

I SETTORI. All’interno dei settori va segnalato il ritorno in positivo della metalmeccanica e del cuoio che segnano, rispettivamente, il +1,8% ed il +2,2% in termini produttivi. Questi dati, tuttavia, non bastano a risollevare l’andamento complessivo della produzione che continua a perdere a causa dell’elettronica-mezzi di trasporto (-10,1%), del legno-mobili (-11,3%), delle calzature (-5,2%), della lavorazione dei minerali non metalliferi (-1,9%, prevalentemente vetro) e della chimica-farmaceutica-gomma-plastica (-4%).

LE ASPETTATIVE PER IL IV° TRIMESTRE 2013. L’attenuazione dei segnali negativi trova conferma dall’andamento delle aspettative imprenditoriali. Dopo aver toccato il livello più basso a fine 2012, il clima di fiducia sta pian piano risalendo e in particolare è dall’estero, confermando i risultati del fatturato e degli ordini, che gli imprenditori si aspettano i risultati migliori.


"Sebbene i dati segnalino un’industria pisana ancora alle prese con la recessione - afferma il presidente della Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini - mi preme segnalare come il positivo riscontro che il comparto sta avendo sui mercati internazionali possa essere un buon viatico per la tanto auspicata, seppur lenta, ripresa. Come sempre, la Camera di Commercio intende assecondare i timidi segnali positivi che stanno emergendo con iniziative di breve periodo, tra cui l’impegno per agevolare l’accesso al credito, ma anche di medio-lungo, lavorando, ad esempio, per promuovere ed accompagnare le imprese su nuovi e più promettenti mercati senza tralasciare quelli più tradizionali del vecchio continente”.

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