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Lavori pubblici e crisi, il Comune paga in ritardo 35 ditte: situazione salva fino a settembre

A causa della crisi e per rispettare il Patto di stabilità molti soldi pubblici erano bloccati nelle casse comunali, per questo motivo 35 ditte che si occupavano dei lavori cittadini sono state pagate con mesi di ritardo. Il Comune ha risolto il problema fino a settembre

Bilanci, patto di stabilità, soldi pubblici e crisi: in questo periodo è molto facile dare i numeri, ma capire cosa succede realmente nell’economia cittadina non è un procedimento altrettanto immediato, tutt’altro. In Comune gli assessori Andrea Serfogli e David Gay hanno fatto chiarezza sull’argomento, spiegando il legame tra patto di stabilità e opere pubbliche e in che modo il primo può incidere negativamente sulla realizzazione dei lavori in città.

Entrambi non hanno negato le difficoltà del Comune in questi tempi difficili "anche se in Toscana, Pisa - assicurano - è uno dei pochi comuni virtuosi che ha un bilancio sano, conseguente alle buone politiche di amministrazione".  Mentre per quanto riguarda i soldi pubblici fermi nelle casse comunali si ècorso il pericolo di stoppare i lavori in numerosi cantieri, tra cui anche quelli del Piuss e per la realizzazione della rotonda Ikea. I problemi economici hanno tenuto impegnata tutta l'amministrazione che per quadrare i conti e far fronte all'emergenza ha efefttuato una piccola manovra anti-crisi prima dell'estate, in modo da dare continuità alle opere in fase di realizzazione.

La manovra anti-crisi permetterà di allentare i vincoli del Patto di stabilità con un decreto 'sblocca-debiti', la Regione ha dato una mano permettendo di utilizzare 1,2 milioni in cassa per pagare gli arretrati ed evitare altri ritardi, infine un altro milione  e mezzo deve entrare negli introiti comunali dai dividendi di Toscana Energia. ln parole povere il pericolo è stato scongiurato, perché proprio oggi sono stati pagati gli arretrati alle aziende che non riscuotevano i compensi da alcuni mesi. La situazione dovrebbe essere sotto controllo fino a settembre e il Comune tiene a precisare che con il pagamento dei fornitori era in pari fino al mese di dicembre 2012.

"Ci siamo trovati in una situazione complicata - spiega l’assessore Serfogli - Dopo il 2011 il settore edilizio ha subito un forte scossone e sono iniziati i problemi. In questi mesi si è rischiato di mettere a repentaglio il Piuss per i mancati pagamenti, ovviamente le ditte non possono fare da Banca al Comune. Solo ieri abbiamo sbloccato i soldi, Pisa è un Comune virtuoso ma questo molto volte non aiuta dato che la città risente e si fa carico di altre situazioni economiche catastrofiche".

Dopo che i soldi sono stati sbloccati il Comune ha potuto pagare le aziende con cui aveva dei conti in sospeso, in tutto 1 milione e 348 mila euro per circa 35 ditte. Oltre ai pagamenti arretrati è stata fatta una nuova renicontazione e sono stati anticipati 6 milioni di euro, di cui 4 milioni e 789 sono da riavere dalla Regione, quasi 2 milioni dalla Fondazione Pisa e circa 100 mila euro dallo Stato.

"Oltre a tutti i disagi, i soldi bloccati nelle casse del Comune producono interessi passivi - aggiunge l'assessore Gay - Ma in merito alle notizie sulla crisi dei CTT possiamo assicurare che in questo caso tutti i pagamenti sono in pari. La manovra anti-crisi è stata approvata con due delibere comunali, oltre i pagamenti arretrati ci saranno 1,4 milioni di euro per il consolidamento delle sponde al Navicelli, 150 mila euro per i costi di manutenzione della navetta all'Ospedale Cisanello, 100 mila euro per effettuare indagini sismiche sugli edifici scolastici, soldi per l'apertura di un bagno pubblico in Piazza delle Vettovaglie e 40 mila aggiuntivi verranno investiti in servizi per la cultura. Nella seconda delibera sono stati messi al sicuro i finanzimenti assolutamente necessari per la realizzazione della rotatoria d'accesso ad Ikea (1,7 miilioni), che il Comune aveva garantito sarebbe stata pronta prima dell'inaugurazione del punto vendita".

Per adesso la situazione economica è sotto controllo, fino a settembre, ma l'amministrazione non nasconde le preoccupazioni per il futuro ed entro la prossima settimana il sindaco Marco Filippeschi scriverà una lettera agli enti creditori per chiedere che i debiti vengano saldati il prima possibile, assicurando una serena prosecuzione dei lavori almeno fino agli ultimi mesi dell'anno.

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