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Economia

Focus: calano i prezzi delle case e il mercato immobiliare respira

E' quanto spiega il vicepresidente provinciale FIMAA Ranieri Fochi. Le zone della città più richieste? Quelle della prima periferia. Nel centro storico troppo degrado e difficoltà di parcheggio

Il mercato immobiliare residenziale a Pisa vede la luce in fondo al tunnel. Negli ultimi dodici mesi gli operatori del settore (agenti immobiliari, notai, tecnici) hanno riscontrato un aumento delle compravendite. La principale causa di questa ripresa sembra essere, tuttavia, il calo dei prezzi, che vede un continuo e incessante diminuire delle quotazioni al metro quadrato.

“Il calo dei prezzi, unito a una maggiore disponibilità degli istituti di credito a finanziare gli acquisti mediante l’erogazione di mutui, ha consentito a tante giovani coppie di effettuare l’acquisto della prima casa. Tanti investitori, inoltre, spaventati dalla crisi bancaria, hanno tolto le proprie finanze dalle banche per comprare immobili da cedere in locazione". E' quanto sottolinea Ranieri Fochi, titolare dell’Agenzia Immobiliare Il Mattone e vicepresidente provinciale della FIMAA, che illustra l’attuale quadro del mercato immobiliare di Pisa.

“Le zone più richieste - spiega Fochi - sono quelle limitrofe al centro di Pisa e la prima periferia. Il centro storico sta sempre più perdendo di attrattiva a causa del degrado e della scomodità per parcheggiare. Porta a Lucca e Le Piagge, invece, le zone dove si notano maggiori movimentazioni”.

Ma in realtà, allora, i prezzi stanno continuando a scendere? “Si, e questo deve essere ben chiaro a chi intende mettere in vendita una casa. Dal 1997 al 2007 a Pisa i prezzi sono cresciuti ben oltre quelli che erano i dati storici della ciclicità del mercato. Dal 2008 al 2011 i prezzi sono stagnati, ma dal 2012 a oggi le compravendite hanno registrato un calo di circa il 30% a Pisa e del 35/40% nelle località limitrofe più periferiche, come alcune aree dei Comuni di Vecchiano, San Giuliano Terme e di Cascina”.

“Le case più richieste - aggiunge il vicepresidente della FIMAA - sono quelle costruite dagli anni ’90 in poi, in piccoli condomini con ascensore o più indipendenti possibile, che presentino impianti a norma e finiture non eccessivamente datate”.
Quindi il nuovo non è più richiesto? “Ci sono persone che desiderano un nuovo per non avere le cosiddette 'sorprese', ma va segnalato che i prezzi del nuovo sono ben al di fuori del reale mercato. Ecco perché molti costruttori sono stati costretti a fallire o a sospendere le costruzioni”.

Una contrazione dei prezzi che ha coinvolto anche gli affitti. “La crisi del mercato del lavoro ha obbligato molti giovani a tornare a casa dei genitori - spiega Ranieri Fochi - la costruzione di immobili da parte dell’Università ha inoltre tolto a molti proprietari i potenziali studenti interessati. Doveroso segnalare come molti immobili vengano proposti in stato di manutenzione pessimo, male arredati e con richieste economiche o contrattuali vergognose. Chi vuole cedere in locazione una casa, essere sicuro di ottenere il massimo e avere maggiori garanzie di una puntualità dei pagamenti e di un rispetto della cosa locata, deve impegnarsi a rendere l’immobile decoroso e gradevole. Sono finiti, e aggiungerei grazie a Dio!, i tempi in cui si affittavano i sottoscala agli studenti…”.

Comunque sia la regola numero uno per chi deve vendere o cerca casa è quella di affidarsi ad un agente immobiliare. "Sì, perché lavora ogni giorno in questo settore. Si farebbe operare a cuore aperto da un commercialista, affiderebbe la sua contabilità a un architetto o si farebbe difendere in una causa legale da un cardiologo? L’agente immobiliare è l’unico professionista deputato a seguire il mercato immobiliare”.

E come scegliere il professionista giusto? “Innanzitutto bisogna chiedergli cosa farebbe per vendere la casa, che piano di azione ha e quali sono stati i suoi recenti risultati. Un agente immobiliare serio è anche chi ha il coraggio di dire la verità ai propri clienti, anche e, soprattutto, in questo momento di evoluzione del mercato. Un bravo agente immobiliare deve essere capace di fissare un prezzo che crei interesse degli acquirenti per la casa, anche perché le case al giusto prezzo, promosse nel modo corretto, si vendono in massimo tre mesi”.

La crisi comunque c'è e rimane, anche se non riguarda il solo mercato immobiliare. “Basta ascoltare un telegiornale o leggere le notizie sul web per comprendere che questa crisi immobiliare è solo una piccola parte di una crisi maggiore che riguarda l’economia e, soprattutto, il mondo del lavoro - conclude Ranieri Fochi - non c’è alcun segnale che faccia presagire un aumento dei prezzi, almeno non nei prossimi uno o due anni. Certamente, per chi deve vendere e ricomprare, ogni fase del mercato è buona, purché non tenti un disperato fai da te che, in questi tempi, vuol dire fare entrare in casa propria curiosi, affaristi o, addirittura, malintenzionati”.

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