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Economia

Mutui, arrivano i rialzi: tasso variabile e fisso, ecco le simulazioni

L'andamento dello spread può influenzare i nuovi mutui e di conseguenza l'importo delle rate, con i primi aumenti già da dicembre 2018: ecco le simulazioni per chi ha intenzione di chiederne uno

Lo spread, come un moderno 'uomo nero' spaventa quasi la metà degli italiani. L'aumento del differenziale tra Btp/Bund può influenzare il costo dei mutui, ma soltanto quelli nuovi. Le famiglie italiane che hanno un mutuo già in essere possono stare tranquille: quelli a tasso fisso sono per definizione intoccabili e non risentono in alcun modo dell'andamento dei mercati, mentre quelli a tasso variabile sono agganciati all’andamento dell’Euribor, che al momento resta sui minimi.

L'andamento al rialzo dello spread può però avere degli effetti sui mutui ancora da stipulare, motivo per cui chi ha intenzione di accenderne uno deve fare molta attenzione alle variazioni del differenziale tra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi. Oggi, martedì 11 dicembre, spread tra Btp e Bund si attesta a 300 punti base con un rendimento del 3,27%.

Quanto ci costa lo spread oltre quota 300

A causa delle continue oscillazioni dei mercati, gli istituti bancari continuano ad applicare correzioni sui tassi e nel mese di dicembre 2018 è stata registrata una nuova ondata di rialzi: UniCredit ha aumentato i TAN a tasso fisso tra i 10 e i 30 punti base e gli spread a tasso variabile di 20 punti base. BPER Banca ha aumentato i TAN a tasso fisso di 8 punti base. Crédit Agricole – Cariparma ha aumentato gli spread a tasso fisso fino a 19 punti base. L’aumento medio è stato di 7 punti base. Intesa Sanpaolo ha aumentato i TAN a tasso fisso tra i 3 e i 10 punti base. Webank ha aumentato gli spread a tasso fisso tra i 10 e i 15 punti base. 

Ma allora cosa deve fare chi vuole comprare una casa? Conviene aprire un mutuo? Quanto pagherò la rata? Ecco uno scenario completo realizzato da MutuiSupermarket.it per AdnKronos, in cui vengono mostrate le simulazioni di un mutuo nei vari istituti bancari, tenendo conto di tutti i fattori 'in gioco'. 

Spread e mutui: il rischio aumento spiegato semplice

Queste simulazioni, sia per tasso fisso che variabile, sono state effettuate su un mutuo a 20 anni per un importo di 140.000 euro su un valore dell'immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma.

Simulazione mutuo tasso fisso

Ecco i cinque istituti che offrono le condizioni più vantaggiose per un mutuo a tasso fisso:

  • Credem (istruttoria in filiale, indice Euribor 3 mesi, Spread 0,65%; TAN 0,33%; rata 602,88 €, TAEG 0,64%); 
  • Hello Bank (istruttoria online; indice Euribor 1 mese; Spread 0,90%; TAN 0,53%; rata 615,11 €; TAEG 0,66%); 
  • Intesa SanPaolo (istruttoria in filiale; Euribor 1 mese; Spread 0,90%; TAN 0,53%; rata 615,11 €; TAEG 0,69%); 
  • BNL (istruttoria in filiale; Euribor 1 mese; Spread 0,90%; TAN 0,53%; rata 615,11 €; TAEG 0,70%); 
  • WeBank (istruttoria online; indice Euribor 3 mesi; Spread 1,00%; TAN 0,68%; rata 624,06 €; TAEG 0,71%).

I costi da tenere presenti quando si accende un mutuo

Simulazione mutuo tasso variabile

Invece, per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, gli istituti che offrono le condizioni migliori sono i seguenti:

  • Credem (istruttoria in filiale; TAN 1,10%; rata 650,12 €; TAEG 1,39%); 
  • Banco di Sardegna (istruttoria in filiale, TAN 1,50% rata 675,56; TAEG 1,70%); 
  • IW Bank (istruttoria online; TAN 1,60% rata 682,02; TAEG 1,71%);
  • Banco BPM (istruttoria in filiale; TAN 1,52%; rata 676,85€; TAEG 1,72%); 
  • Crédit agricole - Cariparma (istruttoria in filiale, TAN 1,63%; 683,97€; TAEG 1,75%).
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