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Lavoro in provincia di Pisa: cresce l'offerta in tutti i settori, ma scarseggiano profili adeguati

L'analisi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest evidenza la crescita nei lavori ad altissime e bassa qualificazione

Sono 4.180 i lavoratori ricercati dalle imprese nel mese di agosto nei territori della Toscana Nord-Ovest, e oltre 18.500 per l’intero trimestre agosto-ottobre. Dati in crescita anche rispetto alla previsione di un anno fa per lo stesso periodo, che riflettono anche l’andamento nazionale. Questo è quanto emerge dai dati rilevati per il mese di agosto 2022 su un campione di di oltre 2.000 imprese con dipendenti del Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR.

Il commento di Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest: "Provo una certa soddisfazione nel diffondere, per la prima volta come Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, i dati sull’economia delle province Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Si tratta di un primo traguardo di un percorso che ci vede impegnati in un processo di armonizzazione e potenziamento delle attività camerali. Passando ai dati, questi evidenziano una domanda di lavoro in crescita a fronte, però, di una costante difficoltà a trovare le posizioni richieste, in linea con quanto sta accadendo anche a livello nazionale. Le motivazioni sono molteplici, ma senza dubbio rileva la mancanza di candidati o di figure adeguate alle posizioni richieste. Come ente supportiamo le imprese con contributi finalizzati alla digitalizzazione e all’innovazione, e al sostegno dei percorsi di acquisizione di competenze trasversali e per l’orientamento, sia degli occupati che degli studenti in uscita dai percorsi di studio formali; è uno sforzo che continueremo a sostenere condiviso con molte associazioni di categoria perché la mancanza di figure professionali adeguate alla trasformazione digitale del paese è un vero e proprio ostacolo allo sviluppo".

La domanda di lavoro in provincia di Pisa ad agosto 2022

Ad agosto le imprese pisane con dipendenti prevedono di assumere 1.550 persone corrispondenti a +180 unità rispetto allo stesso mese del 2021 (+12%). Diversa, invece, la situazione rispetto a luglio rispetto al quale si registra una frenata legata al fatto che ormai le assunzioni per la stagione turistica sono state quasi tutte effettuate. Se estendiamo l’analisi al trimestre estivo (agosto-ottobre 2022) la domanda espressa dal sistema imprenditoriale pisano arriva a quota 1.120 unità. In considerazione del periodo estivo cala al 7% la quota di imprese che prevedono assunzioni, un valore in linea rispetto al mese di agosto 2021 (6%). Assume contorni drammatici il gap domanda-offerta di lavoro con il 46% delle posizioni offerte difficili da coprire a causa di mancanza di candidati (nel 30% dei casi) ovvero per canditati non considerati idonei dalle imprese (in un altro 12% dei casi) o per altri motivi (4%): si tratta di un dato decisamente peggiore rispetto al 38% registrato ad agosto dello scorso anno ma anche rispetto a quello nazionale (40%).

Ad agosto per il 16% le assunzioni saranno di tipo stabile, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato mentre nell’84% dei casi saranno offerti contratti a termine (a tempo determinato o altri con durata predefinita) Le assunzioni previste si concentreranno per il 68% nei servizi e per il 62% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 31% delle assunzioni è rivolto specificamente a giovani (under 30) con un picco del 45% per le professioni impiegatizie, e per quelle commerciali e dei servizi. L’esperienza è un elemento valutato positivamente dalle imprese. Al 47% è chiesta esperienza nel medesimo settore e ad un altro 22% è un’esperienza professionale specifica per un totale di 69 assunti su cento ai quali è richiesta esperienza.

Se si eccettua il turismo, tutti i settori segnano una crescita della domanda di lavoro rispetto ad agosto 2021. I servizi non solo continuano ad essere il primo comparto in termini di assunzioni (7 su 10) ma crescono di ben 120 unità, pari ad un +13% rispetto ad agosto 2021. A crescere sono soprattutto i servizi alle imprese (+110 unità pari al +35%), spinti verosimilmente dalla domanda di personale addetto alla logistica e alle pulizie e in maniera meno decisa dal commercio (+30 ingressi, +19%). Stabile, rispetto ad agosto 2021, la domanda dei servizi alle persone mentre in calo troviamo il turismo (-30 assunzioni, -10%). Anche l’industria risulta in crescita di 60 unità pari ad un +14% rispetto allo stesso mese del 2021. Al suo interno la domanda di lavoro cresce sia nel manifatturiero e utilities (+30 unità pari ad un +9%) così come le costruzioni (+30 unità corrispondenti ad un +25%). Un dato, quest’ultimo, che ha registrato ampie oscillazioni mensili a causa dello stato di incertezza normativo e delle altre difficoltà di gestione relative ai 'bonus' legati all’edilizia.

Considerando i macro-gruppi professionali, si segnala una polarizzazione della crescita che si concentra nelle professioni ad elevata e bassa qualificazione. Agosto segna un vero e proprio balzo in avanti, quindi, per le professioni con elevata specializzazione (+100 unità pari ad un +63%) e per le professioni non qualificate (+70, pari ad un +35%). Per contro registra una lieve crescita il gruppo degli operai e conduttori (+20 unità pari ad un +5%) mentre la domanda di impiegati e professioni del terziario segnala una contrazione del 10% corrispondente ad una diminuzione di 10 unità. L’aumento della domanda di personale qualificato registrata ad agosto porta con se una crescita dell’incidenza di personale laureato che nel mese arriva a rappresentare il 12% del totale: si tratta di un dato superiore rispetto a quello dello stesso mese del 2021 (8%). Considerando la polarizzazione delle assunzioni, cresce anche l’incidenza di personale con la sola scuola dell’obbligo che con il 45% supera il valore segnato ad agosto 2021 (36%). Considerate queste evoluzioni si riduce sia la quota di personale in possesso di diploma (28% contro il 35% di agosto 2021) che quella in possesso di qualifica o diploma professionale (il 14% contro il 20% dello stesso mese del 2021).

Il mese di agosto porta con sé un forte aumento delle difficoltà delle imprese a trovare il personale adeguato. Valori sopra la media delle posizioni difficili da coprire (che si assesta ad agosto al 46%) si registrano per le professioni ad elevata specializzazione come i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (su 80 assunzioni il 59% sono difficili da fare) ed i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale si arriva addirittura a quota 63%. Resta difficoltoso reperire operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici: 150 i posti offerti, difficili da coprire nell’83% dei casi. Analoghe difficoltà per gli operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (50 ingressi dei quali 69% difficili da trovare). Non è facile per le imprese reperire conduttori di mezzi di trasporto (autisti): su 80 posizioni offerte nel mese la metà sono difficili da reperire. Tra le professioni dei servizi, la stagione estiva spinge ancora la richiesta di cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (250 ingressi) che restano tuttavia difficili da trovare in 44 casi su cento.

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