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Balneari, il Parco apre agli imprenditori: "Necessario un confronto serio"

Dopo l'incontro tra Confcommercio e i consiglieri regionali Mazzeo e Pieroni, il presidente del Parco sottolinea l'impegno dell'Ente al fianco degli imprenditori per la valorizzazione del territorio

Un invito mosso dal presidente dell'Ente Parco Fabrizio Manfredi ai dirigenti di Confcommercio Pisa "a rendersi nuovamente disponibili, come avvenuto fino a pochi mesi fa, a riaprire un confronto serio e di merito sui temi generali e particolari di cui si fanno interpreti e portatori, perché nel Parco - sottolinea Manfredi - non hanno mai trovato sordità e chiusure, e semmai col Parco possono invece trovare un conforto nell’affrontare e i risolvere i problemi che queste importanti categorie rappresentano: quella del confronto e della concertazione è l’unica strada seria e costruttiva che deve essere perseguita, così come l’Ente ha continuato a fare con altre associazioni di categoria".
Ieri dunque l'incontro tra gli imprenditori balneari, porticcioli e pubblici esercizi con i consiglieri regionali Andrea Pieroni e Antonio Mazzeo per chiedere maggiore attenzione verso il litorale pisano, oggi l'apertura dal Parco, dopo le velenose polemiche dei mesi scorsi.

"I temi della valorizzazione e della salvaguardia del litorale e della golena d'Arno sono ben cari all’Ente Parco - afferma Manfredi - sia in rapporto a quanto di buono il Parco ha finora fatto in proposito, e mi riferisco in particolare alla variante urbanistica della Tenute di Tombolo e Coltano, incentrata in buona parte su questioni pratiche strettamente connesse alla mobilità del litorale pisano e alla valorizzazione dei rimessaggi nautici della golena d’Arno, sia con riguardo alle politiche complessive che il Parco sta portando avanti con determinazione proprio sul terreno del protagonismo e della valorizzazione di un’economia di questi luoghi che sia sostenibile e duratura. Il tutto con lo sguardo rivolto alla predisposizione del nuovo piano integrato per il parco su cui l’Ente dovrà lavorare nei prossimi mesi come nuovo strumento di governo del territorio introdotto dalla nuova Legge regionale sulle aree protette".
"Esempi - prosegue - che attestano quanto il Parco sia attivo, in un rapporto che è sempre stato ricercato con le associazioni di categoria e con il mondo imprenditoriale, sono poi la costituzione degli albi delle imprese turistiche, siano esse ricettive o ristorative, che nel prossimo futuro saranno aperti anche al settore balneare, il lavoro per il riconoscimento del parco come osservatorio turistico di destinazione tramite la predisposizione di un prossimo piano di sviluppo locale incentrato proprio sull’elevamento dell’offerta turistica del territorio, e quello in essere per la predisposizione di una variante organica per il litorale che definisca tutte le problematiche legate proprio alla balneazione".


"Certamente il Parco per primo ha tutto l’interesse a far sì che le sue politiche di riposizionamento su terreni più avanzati siano portate a conoscenza e all’attenzione della stessa commissione del Consiglio Regionale costituitasi recentemente sui temi dello sviluppo costiero, così come di quella Ambiente e territorio - conclude il presidente dell'Ente - ritengo quindi che l’idea di un 'patto' da sottoscrivere tra vari soggetti istituzionali e sociali per esaltare il ruolo e la funzione della nostra area protetta nelle politiche regionali di rilancio della Toscana costiera sia da accogliersi pienamente e m’impegno quindi da subito a dare ad essa il nostro contributo come Ente Parco".

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