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Aeroporti, Eurnekian svela il suo piano: fusione entro fine anno, Pisa più internazionale

E' stato pubblicato il piano strategico di Corporacion America che prevede un incremento delle rotte intercontinentali per il 'Galilei' con il mantenimento delle compagnie aeree che già operano nello scalo. Posti di lavoro preservati in entrambi gli scali

Opa da chiudere il 3 giugno. Fra luglio e ottobre completamento dell'iter di integrazione fra i due scali per arrivare alla fusione entro dicembre 2014. Corporacion America svela le sue carte per l'acquisizione del 51% del pacchetto azionario di Adf e Sat (rispettivamente le società controllanti degli aeroporti di Peretola-Firenze e di Pisa) all'indomani della querelle sulla vicenda che è scaturita dal rifiuto degli azionisti pubblici dello scalo pisano di vendere le quote all'argentino Eurnekian. Proprio ieri lo stesso presidente della Regione Toscana Enrico Rossi aveva manifestato, attraverso una delibera di Giunta da sottoporre al Consiglio Regionale, la volontà di vendere le quote dello stesso ente regionale alla società argentina, pur sottolineando l'importanza del rispetto di determinate condizioni. Dichiarazioni, quelle di Rossi, che avevano provocato non poca amarezza nel sindaco Marco Filippeschi, che ha accusato il governatore di aver disatteso gli accordi già presi.

Roberto Naldi, presidente italiano di Corporacion, ha presentato un piano strategico sullo sviluppo dei due scali toscani con alcune ipotesi di integrazione. La mission del socio privato Eurnekian, se acquisirà il controllo degli scali, è di incrementare le rotte intercontinentali del 'Galileo Galilei' di Pisa (Usa, Estremo Oriente e Nord Africa), assicurandosi il mantenimento delle compagnie aeree che già operano in questo hub, un master plan che contempli il raggiungimento dell'obiettivo di 11,5 milioni di passeggeri in Toscana, distribuiti fra i 4,5 di Adf e i 7,5 di Sat, l'ulteriore sviluppo di traffici turistici e la riappropriazione di quote di mercato attualmente smistate su Roma Fiumicino e su Bologna.
A riprova che il disegno di Corporacion America vuole inserirsi nell'ottica di uno sviluppo contestuale di Firenze e di Pisa, l'impegno è di conservare gli attuali livelli occupazionali in entrambi gli hub. Per Pisa, anzi, ci sarà un ampliamento dell'area commerciale di circa 1.000 mq proseguendo la linea espositiva dei prodotti toscani. "Pisa rimane il principale accesso alla Toscana" si legge nel piano del socio argentino. Il target da centrare per il Galilei è quello di salire dagli attuali 4,5 ai 5,6 milioni di passeggeri nel 2020, toccando i 7,5 nel 2028, mentre per il 'Vespucci' la progressione sarà dai 2 del 2014 ai 3,1 milioni del 2020 fino a raggiungere i 4,5 milioni nel 2030.

Una differenziazione tradotta anche nelle rotte: Cina, Nord America, New York e area extra Shenghen per Pisa, mentre Peretola dovrà concentrarsi sulle connessioni point-to-point in Europa, ampliando il suo raggio verso Est.
Sulla carta per Peretola verrebbe rispettato il core business di city airport, mentre il Galilei continuerebbe ad avere una vocazione low-cost e per le rotte extra-Ue. Sul fronte della tempistica, il 3 giugno scadranno i termini per l'adesione all'Opa, fra luglio e ottobre si dovrebbe completare l'iter di integrazione fra i due scali per arrivare al completamento della procedura entro dicembre 2014.

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