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Economia

Saldi estivi a Pisa: 145 euro la spesa media, previsto un aumento delle vendite

Sabato 6 luglio prenderanno il via ufficialmente i saldi del periodo estivo. Secondo uno studio di Confcommercio Pisa gli sconti estivi rappresentano circa il 15% del fatturato annuo dei settori di abbigliamento e calzature

Ciascun pisano potrà spendere in media un budget di 145 euro nei saldi estivi 2013. A certificarlo una indagine del Centro Studi di Confcommercio Pisa. I saldi inizieranno in Toscana il prossimo sabato 6 luglio.

I saldi estivi rappresentano il 15% circa dell'intero fatturato annuo dei settori di abbigliamento e calzature, mentre gli sconti si attesteranno di media su percentuali nell'ordine del 30% - 40%.

Gli articoli che si venderanno di più saranno i capi e le calzature più comode e casual per le vacanze estive. Quindi prodotti tipicamente di stagione, caratterizzati da un giusto rapporto qualità/prezzo. Le previsioni degli operatori danno in leggero aumento (+4%) l'acquisto di capi di abbigliamento e calzature rispetto al 2012, mentre stabili dovrebbero risultare gli acquisti di accessori.

“I saldi estivi 2013 sono molto attesi, dopo un inverno sofferto per famiglie e le imprese - afferma Federico Pieragnoli, direttore Confcommercio Pisa -contro i fautori del pessimismo a tutti i costi, e ci riferiamo esplicitamente ad alcune associazioni che sembrano impegnate più a seminare diffidenza che a tutelare i propri iscritti, si prevede che le vendite registreranno un incremento intorno al 5% rispetto al 2012. Il paternalismo di certi decaloghi dei consumatori è fuori del tempo, mentre la diffidenza che esprimono nei confronti della categoria dei commercianti è del tutto ingiustificata. I consumatori italiani sono molto attenti, ben informati e assai consapevoli delle dinamiche di mercato. Comunque - prosegue Pieragnoli - c'è grande voglia di tornare a guardare con più serenità e meno ansia il futuro e i saldi estivi 2013 rappresentano il banco di prova e l'occasione giusta per acquistare prodotti di ottima fattura a prezzi accessibili”.

“Il freddo è durato fino a qualche giorno fa, azzerando del tutto la primavera - sottolinea Federica Grassini, presidente Federmoda Toscana - questa stagione anomala ha svantaggiato il commerciante, ma il consumatore finale potrà beneificare di sconti interessanti fin dall'inizio, su di un assortimento ricco e variegato. C'è voglia di caldo, estate, relax, dopo un inverno interminabile. E di abbigliamento leggero e disimpegnato”.

FEDERMODA. Federmoda Italia, in un recentissimo sondaggio, ha evidenziato che il 32% degli italiani attenderà l'inizio dei saldi per acquistare capi di abbigliamento, il 25% se si tratta di acquistare calzature, il 23% per gli accessori.
Solo un nono (11%) degli intervistati ha escluso di fare acquisti sia prima sia dopo il periodo dei saldi. Si tratta di un campione a larga maggioranza di uomini, età compresa tra 45 e 69 anni, con grado di istruzione elementare o licenza media, singles, casalinghe, lavoratori autonomi e pensionati, insoddisfatti e pessimisti circa la propria condizione socio-economica.
Oltre il 20% degli intervistati denuncia una situazione di incertezza, non avendo ancora deciso che cosa fare.

LE REGOLE. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso da ciò risulti impossibile, della riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: Non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.

Prodotti in vendita: I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

Indicazioni del Prezzo: Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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