Pontedera: il Comune decide per la tassa di soggiorno ed è protesta
Le tariffe stabilite vanno da uno a due euro a seconda delle strutture ricettive. L'imposta con molta probabilità entrerà in vigore dal prossimo 1° aprile con grande amarezza degli albergatori
Una tassa di soggiorno che infiamma gli animi degli albergatori, esattamente come è successo a Pisa, la storia si ripete a Pontedera. Nella città della Torre il Comune ha tirato dritto per la propria strada introducendo l'imposta dallo scorso 1° marzo. Anche in riva all'Era l'amministrazione comunale sembra intenzionata a imporre la tassa dal prossimo 1° aprile. Ieri, nel corso della riunione tra l'assessore allo sviluppo economico Stefano Tognarelli e gli albergatori, questi ultimi si sono opposti con decisione, anche perchè quest'anno hanno già prenotazioni per la primavera-estate che non comprendevano la tassa.
Già stabilite anche le tariffe che vanno da un euro per gli affittacamere, i bed & breakfast e le case vacanze, fino ai due euro per gli alberghi a quattro stelle e per le residenze turistico-alberghiere. In mezzo 1,50 euro per gli agriturismi e gli alberghi a tre stelle. Il tutto naturalmente per notte a persona, anche se l'imposta non sarà applicata oltre il quinto giorno consecutivo di permanenza nella stessa struttura. Esenzioni previste poi per i residenti nel comune di Pontedera, per i portatori di handicap e accompagnatore e per i bambini sotto i 10 anni. Riduzioni del 50% per i ragazzi dai 10 ai 18 anni, per chi ha superato i 65 anni di età e per chi assiste ricoverati in strutture socio-sanitarie (una persona per paziente).
L'incasso derivante dalla tassa di soggiorno verrà investito dal Comune di Pontedera in interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno di strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali.
