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Economia

Bilancio, il Comune: "Cerchiamo di attenuare la pressione sui cittadini"

L'amministrazione comunale ha presentato la variazione di bilancio che martedì sarà portata in Consiglio Comunale. Resta invariato l'addizionale Irpef, mentre sono previste anche agevolazioni sulla Tares. Stanziamenti per le fasce deboli

Oggi arriva in Consiglio Comunale la variazione di bilancio del Comune di Pisa, resa necessaria dall’evolversi delle decisioni del Governo. Con questa variazione di bilancio il Comune cerca, per quanto possibile, di attenuare la pressione fiscale sui cittadini peggiorata con l’introduzione dell’Imu prima e della Tares dopo.

In cosa consiste la variazione di bilancio
- Copertura alle maggiori spese richieste dei Dirigenti, ma effettivamente necessarie (come ad esempio, il riconoscimento dell'inflazione sul contratto di Traposto Pubblico Locale);
- Agevolazioni sulla Tares: eliminazione dei 10 cent/mq di “addizionale- comunale” per la componente Tares relativa ai servizi indivisibili; previsioni di agevolazioni crescenti in funzione del carico familiare; allentamento delle condizioni alle quali si può accedere, da parte delle utenze domestiche, agli sconti per la raccolta differenziata; agevolazioni, per il primo anno, per alcune categorie di utenze non domestiche per le quali si rilevavano incrementi significativi e rispetto alle quale sussistono motivazioni di interesse pubblico (musei, ospedali, piccole imprese commerciali, ecc); 
- IMU: riduzione fino allo 0,40% (limite minimo fissato dalla legge) della aliquota IMU per gli immobili dati in affitto concordato (ora allo 0,58%); equiparazione, ai fini IMU, degli immobili dati in comodato gratuito registrato ai parenti (ora all'1,06%) entro il primo grado agli immobili in affitto (0,82%) (misura rispetto alla quale, però, i pareri del Dirigente responsabile e del collegio dei revisori sono negativi).

Questi punti si uniscono a quanto deciso precedentemente: nessun aumento dell’addizionale IRPEF e mantenimento dei servizi per i cittadini.

"Il Comune può far questo perché, prima di tutto, ha un bilancio sano - fanno sapere dal'amministrazione comunale - il Comune di Pisa in questi ultimi anni è andato in controtendenza. Ha abbassato drasticamente il suo debito: il rapporto debito/entrate correnti è passato dal 64% del 2008 (era il 143 % nel 2000) al 51% % del 2011". "Così facendo dal 2008 al 2011 abbiamo risparmiato 5 milioni di euro l'anno che sarebbero andati a pagare gli interessi sul debito e li abbiamo invece usati per mantenere i servizi offerti ai cittadini coprendo così i tagli del Governo. E non aumentando l'addizionale Irpef, tra le più basse d'Italia" ha spiegato l'assessore alle finanze Giovanni Viale.
 

Ci sono circa 10 milioni di euro d'avanzo che il Comune di Pisa ha sul bilancio 2012. Di questi, 4,8 milioni di euro sono una tantum e derivano da vecchi crediti riscossi e da ribassi d'asta. L'altra parte (5,8 milioni di euro) derivano da economia nella gestione ordinaria, la maggior parte dei quali (4,7 milioni di euro) è per la stima prudenziale fatta per l'Imu (il Comune si aspettava un gettito minore), nell'incertezza dovuta all'introduzione di un nuovo modo di calcolo. Di questi, 1milione e 650mila euro, e questa è la proposta della giunta, verranno destinati alle fasce più in difficoltà e alla famiglie, con agevolazioni e sconti su Tares e Imu. "I restanti 9 milioni di euro - spiega ancora l'assessore al bilancio Giovanni Viale - saranno a disposizione della prossima amministrazione che avrà il compito di decidere a cosa destinarli".

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