Al Centro Mixart arriva 'Rido abbestia!': biglietti omaggio per i lettori
Giovedì 19 luglio nel nuovo centro di via Bovio andrà in scena uno spettacolo comico che avrà al centro le grandi domande dell'uomo. Comici, provenienti dallo Zelig Lab, regaleranno risate al pubblico. Ecco cosa ci ha raccontato uno di loro: Andrea Cappellini
Una serata all'insegna della comicità. Un gruppo di comici regalerà risate e riflessioni al Mixart, il centro recentemente inaugurato in via Bovio 11 a Pisa, in una serata, in programma il 19 giugno, che già dal titolo è tutto un programma: 'Rido abbestia!'. Andrea Cappellini, Giacomo Terreni, Nico Pelosini e Gli Ultimi della Fila, tutti provenienti dallo Zelig Lab, sotto l'esperta regia di Marco Vicari, tenteranno di rispondere alle grandi domande dell'uomo, dilemmi della vita di tutti i giorni, con battute e sketch, strappando una risata al pubblico in sala. PisaToday è media partner dell'evento e regalerà sette biglietti ai primi lettori che invieranno una mail a pisatoday@citynews.it (indicare nome e cognome e un indirizzo di posta elettronica al quale poter essere ricontattati per il ritiro degli omaggi, validi solo per lo spettacolo).
Inoltre è possibile inviare le domande esistenziali che più vi attanagliano a ridoabbestia@gmail.com: alle migliori verrà data una risposta direttamente sul palco e avrete biglietti omaggio per lo spettacolo. La serata prevede anche un aperitivo dalle ore 20, mentre l'inizio dello spettacolo è previsto per le 21,30 (aperitivo + spettacolo 8 euro, solo spettacolo 5 euro).
Tra i comici che si cimenteranno nei grandi quesiti dell'uomo moderno c'è anche Andrea Cappellini, 26 anni, nativo di Pomarance, ma ormai pisano di adozione. Una laurea conseguita nel 2012 in Scienze e tecnologie per l'ambiente, un lavoro part time e tanta, ma tanta, voglia di salire sul palco e strappare una risata. "Ho iniziato a 17 anni a fare imitazioni, poi nel 2010 mi proposero di 'tappare un buco' alla Festa dell'Unità di Pomarance, fu quello il mio debutto - ci racconta Andrea - da qui mi venne ancora più voglia di stare sul palco, magari con la mia chitarra, così partecipai ai provini per entrare allo Zelig Lab di Livorno. Su una settantina di ragazzi, ne scelsero tre: uno di quelli ero io". Così dal 2011 inizia la sua attività in maniera più 'seria' e ufficiale, coronata anche dalla collaborazione con il Vernacoliere e Spinoza.it e con la terza posizione conquistata a SOS Arezzo Cabaret. "Nello spettacolo al centro Mixart affronterò il tema dei cambiamenti delle generazioni e porterò in scena Mario, un personaggio creato prendendo ispirazione da un mio compagno di università" dice Andrea che ci offre poi qualche riflessione sul mondo della comicità toscana, presa a modello da molti. "Il grosso passo che un toscano può compiere è quello di 'nazionalizzarsi' perchè il nostro dialetto spesso è un limite - evidenzia il giovane comico pomarancino - oggi poi si cerca molto l'arrivo in tv, qualche anno fa anch'io lo cercavo, ora però è diverso. Non è detto che chi va in tv sia più bravo di altri. Io personalmente preferisco ad esempio le sagre, dove c'è un contatto diretto con la gente, certo se poi arrivasse anche il piccolo schermo non mi tirerei indietro, ma non è una mia priorità".
Il mestiere del comico è fatto di impegno e sacrificio per migliorare e cercare sempre nuovi spunti. "Ricordo i fogli bianchi fissati prima di scrivere le battute per Spinoza - ci racconta - e tutta la fatica per buttare giù nuovi sketch. Nonostante tutto voglio continuare ad impegnarmi per crescere e avere sempre qualcosa di nuovo da comunicare, perchè è questo il primo obiettivo di un comico, quello di avere sempre qualcosa da dire alla gente".
Andrea comunque tiene i piedi ben piantati per terra. "Ho voluto prendere la laurea perchè so che non è semplice vivere di questo mestiere - sottolinea - certo non nascondo che mi piacerebbe che diventasse il mio lavoro, ma per il momento sono soddisfatto: far parte di Zelig Lab, a mio parere la migliore realtà in Toscana, è già un successo. E se in questi pochi anni sono arrivato a questo punto non posso che ringraziare Marco Vicari, che mi ha formato e aiutato. Un ringraziamento va anche ai miei coinquilini ed ex compagni di università, che sono il mio primo pubblico e sono molto critici nei miei confronti. Infine - conclude sorridendo - voglio dire grazie anche ai miei genitori, che magari avrebbero preferito un figlio bancario, ma che ora vengono sempre a vedere i miei spettacoli, dopotutto con la mia laurea un 'contentino' gliel'ho dato!".