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A Pisa è tempo di 'Renaissance' con la Biennale di Architettura

Un fitto calendario di appuntamenti con la quarta edizione della rassegna che si svolgerà dall'8 al 17 ottobre

Abitare la città, la casa e il quartiere ma anche ripensare parchi, giardini e spazi di lavoro e nuove strategie di equilibrio con l’ambiente. Pensare un nuovo futuro. Pisa si prepara ad ospitare dall’8 al 17 ottobre la quarta edizione della Biennale di Architettura, il progetto culturale a cura ideato dall’associazione LP (Laboratorio Permanente per la Città) che, per questa particolare edizione, ha deciso di pensare ad una lungimirante, quanto costruttiva, rinascita.
E' stata presentata stamattina nella Sala delle Baleari del Comune di Pisa 'Renaissance'. E’ questo il titolo di questa nuova edizione che ha come fine ultimo il destino delle nostre città dopo quasi due anni caratterizzati dall’emergenza sanitaria e dai conseguenti impatti in ogni campo e settore.
Presenti alla conferenza stampa il sindaco di Pisa Michele Conti, il presidente e coordinatore dei curatori della Biennale, l’architetto Massimo Del Seppia, l’assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Raffaele Latrofa, la professoressa Lina Malfona in rappresentanza del comitato scientifico presieduto dal professor architetto Massimo Pica Ciamarra, l’architetto Fabio Daole curatore del padiglione Comune di Pisa, coordinati dal moderatore Giorgio Tartaro.

Rinascita intesa dunque come ripartenza, uno stato mentale, un desiderio, una necessità di rigenerarsi e di guardare, con speranza e fiducia, al futuro. Concetti esplicitati nel logo della quarta edizione, un abbraccio sotto l’arco acuto degli Arsenali Repubblicani.

Ecco che il cambio di paradigma è la chiave di volta e i curatori (Massimo Del Seppia, Silvia Chiara Lucchesini, Fabrizio Sainati e Pietro Berti) della Biennale hanno deciso di tracciare due direzioni principali di ricerca: lo spazio collettivo e lo spazio individuale. Al loro interno si snodano poi quattro sezioni che affronteranno ambiti specifici ma tra loro necessariamente connessi:

- Abitare la città. La casa e il quartiere
- 1000 Parchi e 1000 Giardini
- Ripensare lo spazio del lavoro
- Il progetto per l’ambiente. Nuove strategie di equilibrio

La Biennale avrà un calendario ricco di incontri, padiglioni espositivi, conferenze, premi, presentazione di libri e autorevoli relatori e professionisti che arriveranno da tutta Europa nella città della Torre Pendente per contribuire a creare una visione di città rivolta non solo agli addetti ai lavori ma anche a cittadini e visitatori, una full immersion nell’architettura, nell’urbanistica e, più in generale, nello spazio individuale e collettivo delle persone.

Il progetto della quarta edizione della biennale di architettura si sviluppa lungo il fiume Arno cosi come nelle passate edizioni in un percorso da est verso ovest con il Bastione Sangallo che ospita il padiglione Università di Pisa con una mostra monografica dedicata al lavoro dell’architetto Antonio Monestiroli, lo spazio Scala sopra le Logge per il padiglione Comune di Pisa dove sarà possibile verificare lo stato progettuale della città futura con alcuni progetti di opere pubbliche in programma per la città di Pisa e il padiglione interazionale che per questa edizione è stato pensato nei due edifici degli Arsenali Repubblicani e del Fortilizio.
Questo padiglione ospita il lavoro di 32 progettisti provenienti da tutta Italia e dall’estero con un percorso che ha il suo inizio dagli Arsenali Repubblicani con le prime tre sezioni di ricerca con un sistema di esposizione a lettura in verticale per poi svilupparsi con la quarta sezione nello spazio espositivo del Fortilizio.

“La Biennale di architettura di Pisa è uno spazio di confronto, una fucina di idee e progetti preziosi per la nostra città. Il merito va senz’altro all’associazione 'LP-Laboratorio Permanente per la città' che ha ideato questo progetto culturale che ogni anno porta a Pisa professionisti di fama nazionale e internazionale, dando la possibilità agli addetti ai lavori e ai cittadini di interrogarsi su temi che riguardano tutti: l’abitare, lo sviluppo sostenibile di un territorio, le nuove frontiere dell’architettura e dell’urbanistica - ha sottolineato il sindaco Michele Conti - temi divenuti ancor più urgenti dopo la pandemia, temi su cui l’amministrazione sta lavorando per cambiare soprattutto i quartieri più periferici della città. In questa direzione vanno i progetti Pinqua sulla qualità dell’abitare con i quali siamo riusciti a portare a Pisa 45 milioni di risorse ministeriali che andranno a riqualificare Pisanova, Gagno e via Rindi”.

“Un progetto collettivo, condiviso a tutto tondo con istituzioni, territorio, comitato scientifico e tutti coloro che hanno dato il loro contributo per realizzare un viaggio di andata e ritorno, un laboratorio esteso che parte da Pisa e si arricchisce di contributi internazionali e di nomi di eccellenza dell’architettura italiana. Uno spazio culturale, un incubatore di stimoli e di arricchimento reciproco che desidera suggerire nuove prospettive e direzioni per il miglioramento della qualità della vita delle persone. Siamo di fronte ad un cambio di fase e Renaissance ha l’ambizione di essere uno degli acceleratori per una ripartenza collettiva” ha aggiunto il coordinatore della Biennale e presidente di LP, Massimo Del Seppia.

“Accogliamo con grande entusiasmo la Biennale di Architettura a Pisa - ha concluso l’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Latrofa - un evento che dimostra ancora una volta come la nostra città sia accogliente, aperta e riesca a recepire istanze a livello nazionale e internazionale in grado di arricchire la nostra comunità. Durante il lockdown abbiamo tutti avuto modo di osservare come da una situazione di criticità sia possibile cogliere una grande opportunità: se gli enti locali si fanno trovare pronti a presentare progetti innovativi, che ridisegnino il futuro delle nostre città, degli spazi esterni, così come avremo modo di vedere durante la Biennale, i finanziamenti del PNRR potranno rappresentare un’occasione unica per mettere in atto questi progetti e poter davvero migliorare la qualità di vita dei cittadini”.

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