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Capodanno Pisano 2012, una festa in grande stile: molte le iniziative

Dai tradizionali cortei delle Manifestazioni Storiche Pisane alle Investiture del Gioco del Ponte, fino ad arrivare alla novità della Notte Bianca di sabato 24 marzo: due giorni di grande divertimento in città

Dopo il successo della mostra del Gioco del Ponte al centro espositivo di San Michele degli Scalzi, arriva il momento del Capodanno Pisano. Una tradizione rinata recentemente che ricorda che fino al 1749 Pisa aveva un suo calendario secondo il quale il primo giorno dell’anno cadeva il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione della Vergine Maria, con 9 mesi in anticipo rispetto al calendario gregoriano. Il nuovo anno è scandito da un raggio di sole che a mezzogiorno del 25 marzo (quest’anno all’una perché l’ora legale entrerà in vigore la notte tra il 24 e il 25) penetra nel Duomo da una finestra rotonda e va a colpire un uovo di marmo sopra una mensola posta sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano.

Per festeggiare con tutta la città e farne anche un momento di attrazione turistica, l’Amministrazione Comunale sta lavorando in queste ore, insieme alle associazioni di categoria e culturali, per definire gli ultimi dettagli di un programma ricco di iniziative che si distribuiranno principalmente nei giorni di sabato 24 e domenica 25 marzo (ma non solo). Molti gli avvenimenti, dai tradizionali cortei delle Manifestazioni Storiche Pisane, alle Investiture del Gioco del Ponte, fino alla novità della Notte Bianca di sabato 24 marzo con balli, negozi aperti, cene tipiche e tanto altro. Il programma preciso sarà presentato nei prossimi giorni.

 "Continuiamo il rilancio delle Manifestazioni Storiche con altre novità che si aggiungono a quelle degli anni passati" ha commentato l’assessore Federico Eligi. "Il ricordo del passato deve esserci di stimolo per pensare e progettare il futuro - ha detto il sindaco Filippeschi - sarà una festa della città e per la città con una serie di iniziative ed eventi che faranno bene anche al turismo di Pisa".

PER APPROFONDIRE
Il calendario pisano restò in vigore per secoli a Pisa e nelle terre appartenenti alla Repubblica Pisana o comunque legate fortemente alla città alfea: la costa tra Portovenere e Civitavecchia, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Corsica, Sardegna, Baleari, Gaeta, Reggio Calabria, Tropea, Lipari, Trapani, Mazara, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina, Siria, la città di Azov (sul fiume Don) e infine a Costantinopoli dove i pisani e i veneziani furono gli unici occidentali a potersi stabilire.

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