Stefano Bollani e Antonello Salis al Teatro Verdi
Stefano Bollani - pianoforte
Antonello Salis - pianoforte, fisarmonica, percussioni
Non è la prima volta che Stefano Bollani e Antonello Salis si fronteggiano in duo, ma la loro combinazione in versione tête-à-tête è comunque cosa piuttosto rara, mentre assai più di frequente hanno collaborato in contesti più ampi, come nella bollaniana Orchestra del Titanic, dalla lunga e fortunata attività.
Dall'incontro di questi due istrionici musicisti c'è da aspettarsi una pirotecnica girandola di incastri ritmici, di idee lanciate e poi rincorse. Con Salis e Bollani, una visione jazzistica in Cinemascope capace di abbracciare tutti gli stili dalla tradizione alla sperimentazione si tinge di colori mediterranei e di un lirismo tipicamente italiano.
La carriera di Bollani ha imboccato così tante strade, e sempre con lo stesso plateale successo, da non essere più riassumibile nei tipici "cenni biografici": dischi di successo intercontinentale, concerti sold out capaci di attrarre un pubblico eterogeneo, programmi radiofonici e televisivi di culto, attività letterarie alte (è anche romanziere) e popolari (è stato trasformato in un personaggio dei fumetti di Topolino…). Un successo incontrastato che vive su una ricetta dai molteplici ingredienti: una tecnica pianistica di abbagliante virtuosismo, amore per il jazz non meno che per la canzone italiana e la musica brasiliana, senza dimenticare la musica classica, il tutto sormontato dalla sua ormai celeberrima vis comica.
Antonello Salis è a sua volta dotato di una personalità musicale così marcata da non lasciarsi certo mettere in ombra dalla presenza di Bollani: con entrambi i suoi strumenti d'elezione, la fisarmonica e il pianoforte, ha stabilito un rapporto di estrema fisicità dal quale scaturisce una musica dall'intensità primordiale, in una sorta di revisione radical-mediterranea dell'improvvisazione jazzistica.