Corpo, sessualità e diritti delle donne: lo stato dell'obiezione di coscienza in Toscana in un incontro con l'Arci a Pontedera
Prosegue il ciclo di iniziative costruito da Arci Valdera insieme alla Casa della Donna Pisa intorno ai temi del corpo, della sessualità e dei diritti delle donne. Sabato 26 sarà il turno del centralissimo circolo Albero del Pepe di via Bixio, dove a parlare saranno: Pina Salinitro dell’AIED, Associazione Italiana per l’Educazione Demografica, Grazia Fazzino del consultorio della Valdera e Eleonora Mizzoni di Obiezione Respinta, progetto on line di mappatura autogestita e sistematica sul territorio italiano dei luoghi in cui si pratica l’obiezione di coscienza in campo medico. Ad introdurre saranno la Casa della Donna e l’assessorato alle politiche di genere. Proprio l’obiezione di coscienza, oltre al tema dell’accesso alle informazioni intorno alle attività e ai servizi dei consultori, sarà al centro della serata, con un dibattito che partirà intorno alle ore 18. Tutte le statistiche specializzate, infatti, parlano ormai da anni di un progressivo aumento dei casi di obiezione fra i medici, di violenza ostetrica e pratiche di disinformazione intorno ai servizi medico sanitari rivolte a donne e alle varie soggettività lgbtqi. Fenomeno che nel nostro paese porta in molti casi a strutture ospedaliere in cui diviene di fatto impossibile abortire o ricevere assistenza in merito. Sarà l’occasione per fare un excursus sulla storia della legge 194, toccando però anche l’attualità della rete dei consultori in Toscana, realtà che ha potuto registrare in tempo reale l’impatto della pandemia e del Covid-19 sul delicato tema della salute riproduttiva delle donne, oltre che sul fenomeno ancora tutto italiano del “tabù” della contraccezione.