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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Giorno della Memoria: un percorso che dura tutto l'anno

Mattinata di celebrazioni nella città della Torre. Consegnato un omaggio a Bruno Sonetti, oggi 96enne, che è uno degli ultimi reduci della campagna di Russia

"Una memoria che diventa attuale ed esce dagli schemi rituali delle cerimonie per essere trasmessa come valore che serve a costruire il futuro in un momento di crisi che ci può disorientare". Con queste parole il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha sintetizzato il valore delle celebrazioni ufficiali del Giorno della Memoria svoltesi questa mattina a Pisa.

Prima il saluto alla lapide Colonnello Arduino Cremisi, vittima della Shoah, assassinato nel campo di concentramento di Flossenbeburg, poi alla lapide che ricorda l’ex questore Angelo De Fiore, Giusto fra le Nazioni. La mattinata è proseguita con la visita alla mostra dei disegni dei bambini e delle bambine del campo di sterminio di Terezin, visitabile fino a domani nell’Atrio di Palazzo Gambacorti e allestita grazie all’ANED.

Infine la commemorazione in Sala Regia con gli interventi del sindaco Marco Filippeschi, del prefetto Attilio Visconti, del presidente del Consiglio Comunale Ranieri del Torto, del presidente Anpi Bruno Possenti e del presidente della Comunità Ebraica di Pisa Maurizio Gabbrielli.

“Una mattinata fatta di riti ma non rituale e sporadica - ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Filippeschi - per una città, la nostra, che ha avviato un percorso di memoria che dura tutto l’anno. Una memoria di dolore ma anche di comprensione e studio delle ragioni profonde e delle parole che portarono alla tragedia più grande: parole come razzismo, nazionalismo e militarismo. Una giornata che non può che riportarci al presente ed all’idea contemporanea di Europa".

Al termine della cerimonia il prefetto di Pisa ha consegnato ai familiari di Primo Grandi, originario di Pomarance deportato in Austria nel 1944, la medaglia d’onore alla memoria. Il sindaco Filippeschi ha poi consegnato un omaggio a Bruno Sonetti, 96 anni, pisano, uno degli ultimi reduci della campagna di Russia.

 

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