I disegni parlanti. Rosellini e i geroglifici svelati
Il Bicentenario della lettura di Jean-François Champollion, il 27 settembre 1822 all'Accademia Reale delle iscrizioni e belle lettere, della 'Lettre à M. Dacier' sull'alfabetico fonetico usato dagli egiziani per scrivere i nomi dei sovrani greci e romani e considerata la data di decifrazione dei geroglifici, è stata occasione nel presente anno di diverse ed importanti mostre: al British Museum, al Museo Egizio di Torino, alla Biblioteca Nazionale di Parigi e altrove.
In questo filone internazionale si colloca la mostra della Biblioteca Universitaria di Pisa, che possiede il ricchissimo fondo del professore pisano di lingue orientali ed egittologo Ippolito Rosellini. Questi conobbe per tempo la comunicazione di Champollion ed editò i primi lavori sui geroglifici già nel 1825. Attraverso il patrimonio bibliografico e documentario posseduto, la Biblioteca Universitaria intende accompagnare la scoperta della decifrazione dei geroglifici, che come ogni scoperta ebbe i suoi presupposti, le sue affermazioni, le sue negazioni e le sue definitive verifiche. In mostra vi saranno alcuni degli splendidi disegni realizzati nella spedizione toscana in Egitto del 1828-29, e copia della famosissima stele di Rosetta, il cui studio nelle tre lingue fornì l'intuizione a Champollion e all'amico Rosellini di approfondirne la conoscenza.