Festival ReMida a Putignano
Torna la kermesse estiva giunta alla sua seconda edizione
Dopo il successo della prima edizione del festival ReMIDA 2017, motivati dalle innumerevoli richieste del pubblico e dei gruppi che hanno partecipato, dei soci e dei sostenitori di Secondo Piano a Sinistra (SPaS: Via Tavoleria), gli ideatori del Festival hanno deciso di riproporre ReMIDA in una nuova edizione per il 2018.
L’estate pisana 2018 dal 22 di giugno al 29 di settembre vedrà dunque la seconda edizione del festival ReMIDA, che con più di 34 eventi, consoliderà l’importanza di questa iniziativa sul territorio pisano. Per raggiungere questi obiettivi è stata scelta una prestigiosa location all’esterno del Circolo Arci di Putignano (Piazza XXV Aprile, 17 ? Putignano) presso la quale possono essere ospitati eventi comodamente fruibili da un potenziale di diverse centinaia di persone per ogni singolo spettacolo. L’ambiente dispone di molti spazi interni ed esterni con palco fisso, area ballo, pizzeria, ristorazione e aree ricreative. E’ adatto per eventi musicali, ballo, installazioni artistiche, teatro, corsi artistici e di musicoterapia, intrattenimento bambini, il tutto in piena armonia con lo spirito che anima ReMIDA (Relax, Musica, Incontro, Divertimento, Arte), il suo Ideatore SPaS (Secondo Piano A Sinistra) e il Circolo di Putignano.
“Si tratta di un Festival animato principalmente dalla musica - spiega Elena Rossi di SPaS - che comprende qualsiasi genere musicale, con gruppi musicali per tutti i gusti. Offriamo la possibilità di ascoltare buona musica e cenare presso il Circolo Arci, il tutto a prezzo contenuti e in uno spazio adatto ad accogliere un vasto pubblico”. “Il circolo Arci di Putignano - dichiara il presidente Carlo Scaramuzzino - vive da 70 anni ormai: c’era bisogno di un cambiamento per avvicinare anche i giovani alle case del popolo e questo Festival rappresenta l’opportunità per riconvertire il nostro Circolo e farlo tornare punto di riferimento del quartiere”. “Questo Festival - conclude l’assessore Andrea Ferrante - è un esempio della vitalità della nostra città a livello culturale, associativo. Trovo intelligente ripensare le case del popolo in questo modo, riattualizzarle, cercando una corrispondenza delle funzioni che i circoli hanno sempre svolto nella realtà di oggi”.