Giornata mondiale del rifugiato: al Cep sport e cucina da tutto il mondo
L’appuntamento è per il pomeriggio di giovedì 21 giugno: il progetto d’accoglienza promosso dalla Società della Salute e gestito dall’Arci ha accolto in undici anni 90 persone
Prima lo sport e poi tutti a tavola per gustare alcuni dei piatti tipici della cucina maghrebina e mediorientale piuttosto che kosovara o del Corno d’Africa, ossia i paesi da cui provengono gli ospiti del progetto pisano d’accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Sarà soprattutto all’insegna dello svago e del divertimento la versione pisana dell’edizione 2012 della “Giornata mondiale del rifugiato”, il momento di riflessione istituito a livello mondiale venti anni fa dalle Nazioni Unite per sensibilizzare sulle condizioni di chi è costretto a ricercare protezione lontano dal proprio Paese, che a Pisa quest’anno si celebrerà il pomeriggio di giovedì 21 giugno, ad un giorno di distanza dalla ricorrenza ufficiale (mercoledì 20).
La cornice della manifestazione sarà quella del Cep: si comincia alle 15, con il laboratorio di cucina al circolo Arci “L’Unità” di via Boccherini, curato dai rifugiati del progetto pisano e dagli altri immigrati ospiti del centro d’accoglienza di via Garibaldi. Quindi, alle 17, partita di calcetto nei vicini impianti sportivi della Turris (in via Cilea) e alle 20 tutti a cena (a buffet) ad ingresso libero organizzata negli spazi dello stesso circolo “L’Unità”. Nel menù anche i tipici crostini di hummus mediorientali e quelli di fegato e peperoni del Kosovo, lo “zoil”, un piatto della cucina etiope a base di pollo, e il “musuni nda ndunda” della tradizione congolese, uno spezzatino di manzo e verdure, oltre al cous cous alle verdure marocchino e al “mansaf” palestinese.
Al momento sono quindici gli ospiti del progetto d’accoglienza pisano, coordinato dalla Società della Salute e gestito dall’Arci di Pisa: tre piccoli nuclei familiari sono ospitati in un appartamento, mentre quattro persone sono accolte nel centro di via Garibaldi e altrettante in un’abitazione affittata grazie ai fondi dell’8 per mille. Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento di circa 200mila euro (150mila dal Ministero degli Interni e 50mila da parte di Comune di Pisa e SdS) per il biennio 2011-2013, è iniziato nel 2001 e in undici anni ha permesso di accogliere ben 90 persone provenienti da 27 diversi Paesi.