Giubileo di Santa Caterina: gli appuntamenti
Con tre nuove iniziative nel segno della musica e dell’arte sacra, nella settimana che anticipa il Santo Natale, la chiesa di Santa Caterina continua le celebrazioni del Giubileo per gli 800 anni dalla sua fondazione. Aperti il 25 novembre, nel giorno che la Chiesa cattolica dedica alla santa egiziana, i festeggiamenti proseguono in tre date caratterizzate da momenti di preghiera e di cultura.
Si parte sabato 14 dicembre alle 17 con il concerto, a ingresso gratuito, del coro Su Cuncordu ‘e Sette Dolores di Santu Lussurgiu (Oristano) che eseguirà canti sacri in lingua sarda e, il giorno dopo, domenica 15, animerà la Santa Messa delle 12. “Perché un concerto in sardo? Perché vogliamo sottolineare le origini sarde della chiesa – spiega don Francesco Bachi, parroco di Santa Caterina e rettore del Seminario Arcivescovile - nel 1211 era difatti attestata una piccola chiesa dedicata ai santi egiziani Caterina e Antonio con annesso ospedale gestiti dalla nobildonna Maria del fu Guantini Arrù vedova di Pietro di Marogna. Prima di morire, Maria donò il complesso ai frati domenicani, nel frattempo venuti a Pisa con Uguccione Sardo inviato da san Domenico, e qui nel 1220 furono fondati chiesa e monastero”.
Il ricordo della fondazione per opera dei domenicani è raccontato nel presepe allestito accanto all’altare maggiore dentro la Chiesa: davanti alla mangiatoia, il falegname parrocchiano Carlo Pucciarelli ha realizzato le figurine dei monaci e del priore e un bellissimo modellino della facciata della chiesa in costruzione; la decorazione è opera della pittrice parrocchiana Simonetta Princivalle.
Secondo appuntamento a partire da giovedì 19, quando rientrerà nella chiesa di Santa Caterina la tavola lignea con l’Adorazione dei Pastori, di scuola umbra del XV secolo, restaurata grazie all’importante contributo di un benefattore. La tavola resterà esposta nella chiesa, vicino al Presepe, per tutto il periodo delle feste legate al Natale per poi fare ritorno dentro il Seminario ArcivescovileIl restauro, curato da Elena Burchianti e da Elisa Todisco, ha permesso di scoprire una inedita cavalletta dipinta ai piedi di Gesù: “Si pensava, da sempre, che si trattasse di un sassolino - racconta don Bachi - e invece è una cavalletta. Ce ne siamo quindi chieste le ragioni. La spiegazione è nella Bibbia, nel libro dei Proverbi dove la cavalletta rappresenta tutti i popoli pagani. Significa, in pratica, che siamo tutti chiamati alla salvezza che troviamo in Cristo”.
E infine, sabato 21 dicembre alle 16 l’appuntamento clou che chiuderà la prima parte dei festeggiamenti del Giubileo. Nell’Aula Magna dell’Istituto Arcivescovile Santa Caterina sarà presentato il libro “Santa Caterina d’Alessandria a Pisa. Le tre età di una chiesa”. Il volume, pubblicato da Pacini Editore grazie ad Acque Spa, è stato curato da Marco Collareta, professore ordinario di Storia dell’Arte dell’Università di Pisa, e raccoglie i contributi dei maggiori esperti della storia e del patrimonio artistico e religioso della città di Pisa, con un suggestivo apparato di fotografie firmate da Irene Taddei. Alla presentazione, assieme al curatore, parteciperanno l’arcivescovo di Pisa, sua Eccellenza Monsignor Giovanni Paolo Benotto, Acque Spa, l’editore Francesca Pacini, e gli autori dei contributi.