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Tartufo bianco di San Miniato: apre la fiera, attese 70mila persone

Si spinge per arrivare ad una commissione di giudici che possa tutelare ancor di più i consumatori durante l'acquisto

Le 'perle' bianche pronte a troneggiare nella 49esima mostra mercato di San Miniato che quest'anno compie mezzo secolo. Una manifestazione rilevante considerando il fatto che il pregiatissimo fungo, 'fiutato' nei trenta comuni aderenti (tra pisano, fiorentino e nello specifico delle terre del cuoio), vale un quinto della produzione nazionale. 

Sono settantamila le persone attese nei tre weekend che si apriranno sabato 9 novembre, con taglio del nastro in Piazza Duomo, e che vanno a incastonarsi nei due mesi della stagione del tartufo. "Si tratta di uno degli appuntamenti più attesi in Toscana - ha detto durante la presentazione Simone Giglioli, sindaco di San Miniato - ma non solo, anche a livello nazionale e internazionale. È la 49esima edizione ma dalla prima che si svolse nel 1969 sono passati 50 anni, un anno, infatti, a causa di un problema economico non si svolse la mostra mercato". Sulla stagione 2020 Giglioli ha chiarito "come qualità promette bene anche se il prezzo sta subendo un’impennata". 

I prezzi 

I prezzi del tartufo bianco sono, ovviamente, variabili. Per le pezzature sotto i dieci grammi, quelle non considerate rilevanti seppur di ottima qualità, si può arrivare a 500 euro al chilo. Mentre per prodotti di buona fascia, da 10 a 70 grammi, si può oscillare dai 150 fino 180 euro all'etto. Sopra questi tagli si arriva sopra ai duecento euro l'etto, e più, in base a raccolta e rapporto tra domanda e offerta durante i tre fine settimana. 

Sostegno al consumatore 

Non mancano però le cose a cui pensare. La prima è che il clima sta cambiando, quindi, se le stagioni dovessero ripetersi come le ultime, quindi con inizi settembrini troppo caldi per far 'venir fuori' i tartufi, bisognerà lavorare per far slittare la partenza della mostra mercato a ottobre e chiudere così a fine anno.

Il prodotto di San Miniato si muove sulle note dell'altrettanto blasonata fiera internazionale del tartufo bianco di Alba. Nella fiera piemontese, per una maggior tutela del consumatore, è stata istituita una commissione di giudici che interviene sul controllo dei prodotti esposti oltre a consigliare i compratori, sia prima sia dopo l'acquisto (arrivando addirittura alla sostituzione), nelle scelte dei pregiati funghi. Commissione che va ad aggiungersi a delle buste stampate e numerate in modo che i prodotti esposti corrispondano a quelli presentati al mattino. La necessità di una giuria non sarebbe impellente nell'immediato in quanto al momento non  sarebbe state avanzate contestazioni. Peraltro, in favore del comune del pisano, vi sarebbe anche il fatto che l'Università di Pisa sarebbe stata la prima a tracciare in laboratorio il 'dna' del tartufo.   

Omaggi

Durante la manifestazione non mancheranno le onorificenze enogastronomiche come il titolo di ambasciatore del tartufo di San Miniato che viene consegnato a personaggi di spicco sia nel settore dell’enogastronomia che culturale, del giornalismo o vari ambiti. Quest'anno saranno conferite a Erik Tonelli, attore in 'Un posto al Sole' (Rai Tre), Gioacchino Bonsignore, condutture di 'Tg5 Gusto' e caporedattore del Tg5, Marco Ardemagni, scrittore e conduttore di 'Caterpillar' (Radio2), Alberto Lupini, direttore di 'Italia a Tavola', Luigi Terzago, presidente nazionale della Fisar (Federazione Italiana Sommelier), Giuseppe Calabrese, firma enogastronomica di Repubblica, Alfonso Cauteruccio, presidente di GreenAccord.

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