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Internet Festival, bilancio super positivo: tra un anno l'edizione 2014

Si è chiusa domenica l'edizione 2013 del festival dedicato al mondo del web. I primi risultati parlano di 23mila dispositivi collegati alla rete wi-fi e di 60 paesi rappresentati a Pisa direttamente o virtualmente

Si è chiusa ieri l'edizione 2013 dell'Internet Festival, che ha 'occupato' la città dal 10 al 13 ottobre. I due eventi-clou di chiusura, il keynote speech di Remo Bodei e il dibattito sulle smart cities, hanno avuto un'eccezionale presenza di pubblico e di contatti online, a dimostrazione che si può osare parlare di filosofia e di temi tecnologicamente e socialmente rilevanti, ma non popolari, nelle ore centrali di una domenica di un ottobre ancora tiepido.

Sono già disponibili alcuni dati complessivi della kermesse: 60 i paesi rappresentati a Pisa direttamente o virtualmente, in remoto, dall'Argentina allo Zaire; 23mila i dispositivi (pc, smartphone, tablet) collegati alla rete wi-fi del Festival, con più di 1 Terabyte di dati transitati; 20 le location impiegate, con 200 relatori impegnati in oltre 150 eventi; 62 laboratori; 26 panel; 18 keynote speech; 10 presentazioni di libri; 4 proiezioni cinematografiche con anteprime nazionali; 3 spettacoli teatrali inediti. Molto significativa la presentazione al mercato di 50 nuove start up. Lusinghieri i risultati mediatici: 100 i giornalisti accreditati alla manifestazione e ampia copertura da parte di quotidiani, magazine radio e tv regionali e nazionali.

Non potendoli citare tutti, tra i protagonisti del Festival vanno ricordati Andrew Keen, Elserino Piol, Carlo De Benedetti, Renato Soru, Bruce Sterling, Jaromil, Nathan Jurgensson, Frieda Brioschi, Jeffrey Schnapp, Evgenj Morozov, John Grant, Michel Bauwens, Danielle Gould, Michele Vianello, Vincenzo Susca, Iñigo de La Serra, il presidente toscano Enrico Rossi, Lucia Annunziata, il ministro Maria Chiara Carrozza, Sergio Givone, Marino Sinibaldi, David Riondino.

Dei moltissimi argomenti trattati vanno sottolineati i tre che, non del tutto inattesi, hanno riscontrato enorme interesse e successo di pubblico: l'agricoltura sostenibile nella prima edizione di 'Rural Hub', con le innovazioni di 20 progetti e start up; la green economy e il relativo marketing; le proprietà del grafene, già oggetto di oltre 10mila brevetti, che ha proprio a Pisa uno dei centri di eccellenza nella ricerca. Un accenno alle molte attività ludico-produttive: le trenta ore di competizione tra gruppi di grafici e sviluppatori per la creazione di un gioco digitale eticamente corretto, che hanno coinvolto protagonisti e pubblico.

Il Festival, che quest'anno ha avuto come madrina Maria 'Wikissori', fantasiosa sagoma ispirata alla pedagogista italiana Maria Montessori, rintracciabile in tutta la città insieme a quelle, già note, di 'Googleo' Galilei, Mark Gutenberg, Steve J. Marconi e 'Obamo' Lincoln, s'è confermato appuntamento centrale della produzione culturale e tecnologica della Toscana e dell'Italia che guardano avanti: con questo spirito, soprattutto in vista di una ripresa che forse nei prossimi mesi darà i primi segni di vita, dai prossimi giorni si comincerà già a lavorare per l'edizione 2014.

Internet Festival 2013

IL SINDACO. "Sono molto soddisfatto, abbiamo fatto un altro passo in avanti: la manifestazione, infatti, ha avuto uno straordinario successo, culturale e di pubblico e voglio ringraziare la Regione e la Fondazione Sistema Toscana e tutte le istituzioni che hanno collaborato all'ideazione e alla gestione dell'evento". E' il primo bilancio del sindaco di Pisa Marco Filippeschi al termine dell'Internet Festival.
"La vocazione della nostra città è posta a disposizione di una visione nuova che deve caratterizzare la Toscana –- ha proseguito il primo cittadino - quella di quest'anno, infatti, è stata davvero un'occasione di confronto di altissimo livello, internazionale, sul nostro futuro perché la rivoluzione digitale segna e segnerà sempre più la nostra vita, l'economia e la democrazia.  L'attenzione fortissima di tanti giovani  -– ha concluso - dice anche come ci sia interesse e volontà di partecipare, per creare nuove politiche e per ritrovare la speranza del cambiamento possibile. Pisa vuole essere sempre più un laboratorio d'idee nuove e di sperimentazioni".

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