'L'italiana in Algeri'
L’italiana in Algeri di Gioacchino Rossini nella riduzione per marionette della compagnia Carlo Colla & Figli, disponibile ad accesso libero sul sito internet del Teatro Verdi per 48 ore dalle 18 di martedì 5 alle 18 di giovedì 7 gennaio. È questo il regalo che la Fondazione Teatro di Pisa e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus vogliono riservare agli spettatori per l’Epifania.
Lo spettacolo sarà proposto nella versione registrata e trasmessa in diretta dal palco del Teatro Verdi di Pisa la sera del 19 dicembre scorso.
Con questa iniziativa, l’amministrazione comunale di Pisa, la Fondazione Teatro di Pisa e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus riaffermano il proprio impegno nei confronti degli spettatori e dei lavoratori del settore, offrendo la visione di uno dei grandi classici della tradizione marionettistica.
Per vedere L’italiana in Algeri basterà collegarsi al sito www.teatrodipisa.pi.it .
L’italiana in Algeri, dramma giocoso di Angelo Anelli con musiche di Gioachino Rossini, viene messo in scena dalla storica compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli. Lo spettacolo ha debuttato nel luglio 2019 al Teatro Rossini di Pesaro come anteprima del Rossini Opera Festival. Questa celeberrima compagnia, la più grande e antica esistente al mondo e attiva da più di due secoli, oltre alle produzioni degli ultimi vent’anni, amplia con questa produzione il suo repertorio lirico legando le note di Rossini al gesto dell’attore di legno.
L’italiana in Algeri
dramma giocoso di Angelo Anelli
musica di Gioachino Rossini
riduzione per marionette di Eugenio Monti Colla
scene e luci di Franco Citterio
costumi di Cecilia Di Marco e Maria Grazia Citterio
realizzati dalla sartoria dell’Associazione Grupporiani
i marionettisti
Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella,
Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco,
Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
apprendiste marionettiste Veronica Lattuada, Michela Mantegazza
edizione discografica diretta da Claudio Scimone
riduzione musicale a cura di Danilo Lorenzini
collaboratori musicali Giustina Gueli, Daniele Sozzani Desperati
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
Produzione ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI- Milano
Comune di Milano - Teatro Convenzionato in collaborazione con HUMAN COMPANY TEATRO – RECANATI
Spettacolo realizzato per il Rossini Opera Festival 2019 nell’ambito della manifestazione Rossini 150
Questo dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli vide la sua prima rappresentazione a Venezia nel 1813 e si dice sia stato messo in musica da Gioachino Rossini in soli ventisette giorni. Il grande compositore qui riuscì a infondere nuova vitalità e a rinnovare i clichés della farsa e degli schemi buffi, da troppo tempo cristallizzati nell’opera comica italiana, trattandoli con trascinante virtuosismo e realismo comico.
La vicenda si svolge alla corte di Mustafà, bey di Algeri, il quale stanco della moglie (Elvira), e delle schiave del suo harem, decide di provare un’amante italiana. Grazie all’intervento dei corsari, dopo un naufragio, viene catturata Isabella, che era partita dall’Italia, insieme al suo servitore Taddeo, alla volta di Algeri per ritrovare il suo amato Lindoro –divenuto schiavo del bey-. Sarà dal momento in cui l’italiana verrà portata a corte che inizieranno i guai per Mustafà, che finirà burlato e deriso dai giochi di Isabella, la quale, invece, riuscirà a ricongiungersi a Lindoro e a riportarlo in Italia.
La trama, in origine, si ispirava vagamente ad un fatto di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell'harem del Bey di Algeri, Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia. Nell’Ottocento, l’usanza delle compagnie di marionette, era quella di mettere in scena spettacoli sotto forma di commedia, suggeriti da vicende realmente accadute e che, come in questo caso, potessero dare spazio all’ambientazione esotico-orientalista oltre che a far leva sul gioco degli equivoci che sta alla base dell’opera buffa. Così nel repertorio della compagnia oltre che a copioni come “Il Gran Convitato di Pietra” e “Il matrimonio segreto”, compaiono titoli come “Il turco in Italia”, “Gerolamo nell’Harem del sultano” o “I tre gobbi di Damasco”. Ora, con questo allestimento la Compagnia Carlo Colla e Figli, amplia il proprio repertorio lirico che spazia già da Monteverdi, Melani, Haydn, Hendel, Cimarosa, Verdi, Ponchielli e Puccini legando le note di Rossini al gesto dell’attore di legno.
Informazioni
tel. 050 941111
e-mail: info@teatrodipisa.pi.it
www.teatrodipisa.pi.it
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