Le opere di Antonio Cagianelli alla chiesa della Spina con 'Capricci'
Prosegue il programma di personali alla chiesa di Santa Maria della Spina sul Lungarno Gambacorti. A giugno è la volta della mostra di Antonio Cagianelli 'I Capricci'. L’esposizione, organizzata dall’assessorato alla cultura insieme agli Amici dei musei e dei monumenti pisani, è stata inaugurata lo scorso 10 giugno e rimarrà aperta fino al prossimo 25 giugno. Un'ennesima occasione che conferma la ripartenza della città dopolo stop a causa della pandemia.
Antonio Cagianelli è un artista che è stato denifito da Pierre Restany “un poeta che ha scelto di esprimersi in forma tridimensionale”. La sua poetica di designer attento alla metamorfosi continua della realtà si riversa nelle sue creazioni tridimensionali sotto forma di mobili, gioielli, complementi di arredo, accessori di moda e oggi, per la prima volta, anche la fotografia. È un discorso, quello di Cagianelli, che non parla di design o habitat in senso tradizionale, ma di una personale visione del mondo che le sue creazioni sono di volta in volta invitate a rappresentare. Una visione in cui il passato e il futuro sono in diretta comunicazione, dando origine a opere in cui convivono e si mescolano influssi provenienti da mondi arcaici, elementi esoterici con i segni della metropoli contemporanea; il tutto espresso attraverso un linguaggio pop e surreale. Si passa così dalle sue sedute 'Transvital' a forma di teschio, che sono da considerarsi come delle vere e proprie vanitas tridimensionali, alle nuove sedute 'Sfinge', che irrompono inesorabili nel nuovo paesaggio creativo dell’artista con il loro messaggio carico di mistero e di punti di domanda aperti sul nostro futuro. In un mondo che non ha più risposte ai nostri interrogativi, Cagianelli nelle sue ultime grafiche (serigrafie su laminati plastici di grande formato) sceglie di alludere al genere pittorico dei Capricci, basato appunto su nostalgiche e fantasiose composizioni di elementi del passato, per ritrovare un senso e una forza che possano aiutarci a sopravvivere all’apocalisse del mondo contemporaneo. Il metodo compositivo dei 'Capricci' viene applicato anche al suo nuovissimo progetto fotografico, presentato al Fuorisalone 2020 con la sua galleria di riferimento milanese, la Galleria Colombari, e che rappresenta un ulteriore passo in avanti del suo lavoro di grafica.