Concerti della Normale, al Teatro Verdi il Quartetto Eos
I giovanissimi componenti del Quartetto Eos, nato dall'incontro di quattro allievi del Conservatorio Santa Cecilia di Roma già protagonisti di prestigiose collaborazioni con orchestre e istituzioni musicali nazionali ed europee, si esibiranno sul palco del Teatro Verdi di Pisa martedì 16 maggio, a partire dalle 21, per la stagione concertistica della Scuola Normale Superiore. In programma alcuni quartetti d'archi di Franz Joseph Haydn, Johannes Brahms e, in prima esecuzione assoluta per I Concerti della Normale, un brano inedito del compositore Filippo del Corno.
Formatosi nel 2016 il Quartetto Eos, composto da Elia Chiesa (violino), Giacomo Del Papa (violino), Alessandro Acqui (viola) e Giorgio Lucchini (violoncello), tutti di età compresa tra i 25 i 33 anni, si è subito imposto all'attenzione del mondo musicale per la freschezza e la profondità delle proprie interpretazioni, aggiudicandosi nel 2018 il "Premio Farulli" assegnato dalla Critica Musicale Italiana nell'ambito del premio "Franco Abbiati".
Nonostante la recente formazione, il Quartetto suona regolarmente per importanti istituzioni musicali tra cui la Società del Quartetto di Milano, la Filarmonica Romana, la Filarmonica di Rovereto, l'Associazione Scarlatti di Napoli, la Philarmonie de Paris, la Swiss Foundation di Basilea. Più volte ospite di trasmissioni radiofoniche su Rai Radio3 e sul canale televisivo Rai ha pubblicato quest'anno il primo disco dal titolo Eternal Beauty con brani di Janá?ek, Mendelssohn e Webern. Sempre questo anno il Quartetto Eos registrerà un disco con musiche di Ermanno Wolf-Ferrari.
Il programma di sala prevede di Franz Joseph Haydn il Quartetto per archi n. 81 in sol maggiore op. 77 n. 1, risalente al 1799, esempio della maturità artistica del musicista e della sempre maggiore profondità e complessità delle sue opere. Il secondo brano della serata, in prima esecuzione assoluta per I Concerti della Normale, è una composizione, in Allegro, di Filippo Del Corno, nato nel 1970 a Milano e formatosi con Azio Corghi e Danilo Lorenzini nella medesima città, che ha svolto un brillante percorso artistico di composizione musicale, incisione discografica e collaborazioni con teatri e festival musicali di livello internazionale. Infine Il Quartetto per archi n. 2 in la minore op. 51 n. 2 di Johannes Brahms, terminato nel 1873 con la prima esecuzione pubblica ad Amburgo, presenta caratteristiche di armoniosa sinergia tra elementi delle forma-sonata e della variazione, all'interno di una struttura equilibrata e creativa, mentre a livello espressivo, ha un'impostazione lirica e poetica.