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'Spinae: significati e piccoli sentieri': in mostra le opere di Fabio Calvetti

Esposizione d’arte contemporanea alla chiesa della Spina dal 23 ottobre al 28 novembre per celebrare i quindici anni di attività dell'Associazione Culturale Il Mosaico

A partire da sabato 23 ottobre e fino al 28 novembre, la chiesa della Spina ospiterà la una bella mostra intitolata 'SPINAE significati e piccoli pensieri' con l’esposizione di 15 opere dell’artista Fabio Calvetti (8 dipinti su tavola e 7 tridimensionali). E' il regalo che l’Associazione Culturale Il Mosaico offre alla città per celebrare i primi quindici anni di attività del sodalizio. Il progetto alla Spina, curato da Maurizio Gronchi nell’allestimento di Giulia Gaggelli, prosegue concettualmente la mostra realizzata da Calvetti nel 2019 a Montaione nella Gerusalemme di San Vivaldo intitolata 'Trasumanar' (elevarsi oltre i limiti della natura umana per attingere la natura divina), dove in un dialogo tra passato e presente, l’uomo-artista si avvicina alle questioni del Sacro nella ricerca di una relazione tra arte contemporanea, temi religiosi e spazi architettonici.

Su questa orma Santa Maria della Spina a Pisa rappresenta lo spazio ideale per continuare questo viaggio; la bellissima chiesa gotica con la sua luminosità accecante può divenire il 'luogo' dove Passione e Resurrezione ci regalano un momento di riflessione in questo periodo così complicato per tutti noi, con una riflessione su temi più ampi come la natura violata, l’ecologia integrale e la vulnerabilità dell’uomo. Dunque l’esposizione è pensata come un distinto contributo artistico e culturale per la città di Pisa ed è incentrata sul tema della 'Spina' che sarà approfondito anche nei testi in catalogo dal teologo Maurizio Gronchi e dallo storico dell’arte Antonio Natali, già direttore della Galleria degli Uffizi. "La mostra è una suggestiva miscelazione di arte antica e arte contemporanea che vuole spingerci a riflettere" commenta Riccardo Buscemi, presidente de Il Mosaico.

Vernissage sabato 23 ottobre alle ore 17: presenti il sindaco Michele Conti, l’assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani, il presidente de Il Mosaico Riccardo Buscemi, il teologo Maurizio Gronchi, lo storico dell’arte Antonio Natali e ovviamente l’artista Fabio Calvetti. Orario d’apertura: venerdì ore 15 - 17, sabato e domenica ore 10.30 - 12.30 / 15 - 17. Ingresso libero. Per info telefonare al 338 9912240 oppure scrivere a ricbusc@tiscali.it.

L'autore

Fabio Calvetti nasce nel 1956 a Certaldo, cittadina patria di Giovanni Boccaccio in provincia di Firenze. Si diploma al Liceo Artistico e successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui segue la Scuola di Fernando Farulli che lo inserisce in un ristretto gruppo di studenti che attueranno una serie di esperienze pittoriche a contatto con diverse realtà sociali. Nel 1978 si diploma all’Accademia di Belle Arti, di questo periodo porterà sempre con sé le ragioni etiche del fare arte.

Le tematiche della sua pittura sono indirizzate soprattutto all’analisi interiore e alle difficoltà di comunicazione indotte dal veloce modificarsi degli schemi sociali. Filo rosso della sua ricerca sono l’attesa, l’assenza, i silenzi dell’anima, uno spazio vuoto prolifico di domande. Spesso è protagonista una donna sola, elegante, spesso sensuale calata in interni di case o bar sospesi nel tempo e nello spazio, altre volte protagonista è l’ambiente stesso, un scorcio d’interno o di città notturna. In un contesto di atemporalità quasi teatrale e senza luce naturale, le donne sembrano in ascolto di se stesse, in attesa che qualcosa accada o che una qualche risposta .

La sua attività espositiva inizia fuori dall’Italia sviluppandosi in Oriente e in tutta Europa attivando così collaborazioni permanenti con gallerie come la Shiraishi Gallery di Tokyo, la Schortgen Galerie in Lussemburgo, la Medici Gallery di Sarasota USA, la Galerie Saint-Hubert di Lione e la Galerie Tournemine di Parigi. In questi anni è ricca e costante è la sua presenza anche alle Fiere internazionali di Ginevra, Amsterdam, Strasburgo, Gand, Den Haag e Kortrijk. Dopo questa esperienza internazionale le arrivano le significative personali di Napoli alla Casina Pompeiana, di Certaldo nel Palazzo Pretorio e si Palazzo Venezia a Roma e di Pietrasanta nel Chiostro di Sant’Agostino.

Il lavoro internazionale continua negli anni attraverso molte personali tra cui quelle di Brest al Crédit Mutuel de Bretagne, di Tokyo al Shinjuku Park Tower, di Weimar alla Galerie Hebecker, di Noumea in Nuova Caledonia alla Galerie Australe, di Osaka alla Daimaru Gallery, alla Am Bollwerk di Neuruppin in Germania, alla  Galerie 13 di Montpellier e tante altre. Di rilievo le sue esposizioni a Kwangju Rep. di Corea City Art Museum, a Roma nel Palazzo  Venezia, a Venezia nella Biblioteca Marciana, a Montaione nel complesso Monumentale di San Vivaldo, a Volterra nel Palazzo dei Priori e a Seoul nel Seoul Art Center. In Giappone è stato inserito nell’importante progetto del World Artist Tour.

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