Teatro: al Verdi l'opera omerica "Iliade"

A ventisette anni di distanza dalla Stagione che lo vide spiccare nel cartellone pisano, questo fine settimana torna al Verdi uno degli spettacoli cult del Teatro del Carretto.
Macchinerie, giochi di luce, e una grande sapienza artigianale per uno spettacolo che colpisce mente e cuore, firmato da Maria Grazia Cipriani

Per la Stagione Teatrale, torna sul palco del Verdi di Pisa, questo fine settimana, a ventisette anni di distanza da quando fu presentato anche nella nostra città, l'Iliade del Teatro del Carretto firmato da Maria Grazia Cipriani (adattamento e regia), Graziano Gregori (scene e costumi), Hubert Westkemper (suono): in scena sabato 24 gennaio alle ore 10.30 per le scuole e alle ore 21 per tutti; replica domenica 25 gennaio alle ore 17.

Ripreso dalla storica compagnia lucchese lo scorso anno, in occasione del suo trentennale, Iliade è considerato il suo spettacolo cult fin da quel lontano 1988 in cui debuttò colpendo critica e spettatori.
Attori veri e attori meccanici, armature, pupazzi semoventi, scudi scolpiti, destrieri e marchingegni a vista che si aprono, si trasformano, moltiplicano gli spazi e i giochi di luce, tutto contribuisce alla natura elegante e arcaica, ambigua e terribile, di questo spettacolo potente ed emozionante, con il quale il Teatro del Carretto riesce ad evocare appieno la portata universale del capolavoro omerico, con una semplicità che ci rimanda immediatamente al sacro, al rituale e al liturgico. Come annota Maria Grazia Cipriani, lo spazio scenico «è pensato per quanto possibile denudato di ogni appiglio all'arredo teatrale: l'incontro con l'ampio orizzonte omerico, spoglio di panorami o ambientazioni, assolutamente fertile all'irruzione di uomini e dei, sembra escludere qualsiasi aggancio illusionistico.»

Non v'è niente, qui, di raccontato: tutto l'incanto si materializza dall'incontro di musiche, luci, parole, gesti e macchinari meravigliosi, da cui scaturiscono a fontana visioni e suggestioni su uomini, dei e semidei. E se l'uccisione di una pecora apre lo spettacolo, esso non mancherà di distendere il suo ventaglio ben oltre la violenza, parlandoci di profezie, amori, inganni, amicizie e coraggio.
Un successo trentennale, quello dell'Iliade, acclamato ieri come oggi sia da critica e spettatori, tra i quali - al debutto negli anni '80 - anche il grande Vittorio Gassman che commentò così: «Che felicità artistico-artigianale promana dall'Iliade del Teatro Del Carretto! L'assunzione del senso epico vi è risolta attraverso i materiali umili del lavoro eseguito a mano, di una fantasia metaforica che testimonia in ogni suo elemento la partecipazione globale di un'èquipe, di una bottega postrinascimentale. Si sente, traspira dalla rappresentazione una stretta integrazione all'epos omerico, raggiunta non con i modi aulici della ricostruzione o dell'astrazione intellettuale ma con quelli, assai più persuasivi, di un procedimento analogico che - sintetizzando e fisicamente concretando in "gesti" ed "oggetti" espressivi l'alto senso poetico del testo - rende ogni aspetto della vicenda perspicuo e tangibile come si conviene ad un grande spettacolo popolare. Ecco: aristocratico e popolare, un' endiadi rara e qui perfettamente raggiunta…»

Un'ora e mezzo senza intervallo che scorrono coinvolgendo la mente e il cuore di ognuno. Imperdibile: coloro che lo avevano visto all'epoca ne riscopriranno intatta tutta la potenza evocativa; i nuovi spettatori non potranno non restare affascinati da una sapienza che è insieme antica e assolutamente contemporanea.

Biglietti in vendita al Botteghino del Teatro Verdi, nel circuito Charta Vivaticket e al punto biglietteria del Porto di Marina di Pisa. Fra le varie riduzioni, il 50% per gli under 26 e gli studenti dell'Università di Pisa.
Per maggiori informazioni tel 050941111.