Al via le celebrazioni per la nascita di Verdi: tutto esaurito per "La Traviata"
Grande successo per il secondo titolo della stagione lirica in scena al Teatro Verdi. Una Traviata "tradizionale" che apre le celebrazioni del teatro per il bicentenario della nascita del grande compositore
Al Teatro Verdi, tutto esaurito anche per il secondo titolo della Stagione Lirica, "La Traviata", in scena questo fine settimana - venerdì (16 novembre) alle 20:30 e domenica (18 novembre) alle ore 16 – opera con la quale il Teatro di Pisa apre le proprie celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. La regia – dal taglio volutamente tradizionale nel pieno rispetto delle indicazioni di Verdi - è di Paolo Trevisi; sul podio il Maestro Bruno Aprea, direttore che ha conquistato pubblico e critica d’Oltreoceano con il repertorio lirico italiano per eccellenza.
Tradizionalmente inserita nella cosiddetta "trilogia popolare" insieme al Rigoletto e al Trovatore, "La Traviata" ha per protagonista una donna di eccezionale intensità psicologica, Violetta Valéry, che, seppur minata dalla tisi, vive la propria vita sentimentale in libertà, spensieratezza e spregiudicatezza, mantenuta da un ricco barone, finché non si innamorerà di un giovane di buona famiglia, Alfredo Germont, ma saprà rinunciarvi, su richiesta del padre di lui, Giorgio Germont, sacrificandosi alle ragioni familiari.
L’ispirazione per il soggetto de "La Traviata", com’è noto, Verdi la trasse dal dramma di Dumas figlio "La dame aux camélias", fortemente autobiografico perché ispirato alla relazione che lo stesso Dumas aveva avuto con Marie Duplessis e l'opera fu composta su libretto di Francesco Maria Piave per il Teatro La Fenice di Venezia, dove andrà in scena – dopo una gestazione assai travagliata - il 6 marzo del 1853.
Alla prima "La Traviata" fece fiasco. Ripresentata con alcune modifiche dell’autore e una nuova compagnia di canto il 6 maggio 1854 sempre a Venezia, ma al Teatro San Benedetto, fu un trionfo, quel trionfo che perdura a tutt’oggi e che la fa annoverare fra i capolavori del melodramma più popolari e amati.