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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Stazione Leopolda: la testimonianza di Vera Vigevani Jarach per 500 studenti pisani

La mattinata è stata aperta dalla visione di spezzoni del film 'Il rumore della memoria' che ripercorre la vita di Vera, segnata dalle persecuzioni razziali e dalla scomparsa della figlia diciottenne. Mercoledì tappa a San Rossore

Un video apre la mattinata nella sala grande della Stazione Leopolda. Oltre 500 studenti pisani del Liceo 'Buonarroti', del Liceo 'Carducci'; dell’ITC 'Pacinotti' e della scuola media 'Gamerra' seguono le immagini in silenzio.
Sono spezzoni tratti dal film 'Il rumore della memoria' di Marco Bechis, il racconto di un viaggio quello compiuto da Vera Vigevani Jarach caratterizzato appunto da tre rumori: il rumore del treno che va ad Auschwitz, il rumore degli aerei della morte ed il rumore del cuore della protagonista.

Vera Vigevani, classe 1928, italiana ma emigrata con la famiglia in Argentina nei primi anni '30 per sfuggire alle persecuzioni razziali. Una vita da giornalista segnata però nel 1976 dalla scomparsa della figlia diciottenne inghiottita nella folla dei desaparecidos.
Ama definirsi una militante della memoria e raccontando la sua storia fatta e quella della sua famiglia doppiamente perseguitata gira il mondo.

Quando sale sul palco, introdotta dalle parole dell’assessore Marilù Chiofalo, la sala la stringe in un abbraccio virtuale.
“Grazie Vera per essere tornata a Pisa - dice il sindaco Marco Filippeschi - a portare la tua voce. La tua testimonianza tocca nel profondo e rimane nel cuore di chi la ascolta. Da diversi anni ci impegniamo perché la memoria degli eventi rimanga viva ed abbiamo deciso di ricordare anche le pagine più drammatiche come quella della firma delle leggi razziali. È chiaro infatti che anche il nostro paese è stato generatore di ciò che poi ha portato al male assoluto della Shoah. Oggi abbiamo l’opportunità di ascoltare una testimonianza eccezionale che dimostra che la storia può ripetersi. Il racconto è dunque fondamentale soprattutto per i giovani: non dimenticare per far sì che non accada di nuovo”.

Una targa di ringraziamento da parte di tutta la città e poi le domande dei ragazzi alle quali Vera ha risposto per oltre 2 ore.

A conclusione della mattinata un altro tassello per la nostra memoria, '21569 Diario di una deportazione', la rappresentazione dell’associazione culturale Teatrino dei Fondi per immagini e voce del testo tratto dal diario di Italo Geloni, deportato e sopravvissuto ai campi di sterminio.

Pisa non Dimentica prosegue: domani 4 febbraio alle ore 10.30 Vera Vigevani sarà a San Rossore per parlare delle leggi razziali.

 

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