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Il turismo diventa circolare grazie al progetto europeo 'Incircle'

Dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa gli strumenti a disposizione delle imprese per supportare la gestione e la pianificazione strategica

Il turismo diventa circolare: strumenti ad hoc per supportarlo nell’elaborazione di strategie in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono in arrivo dal Laboratorio Sum (Sustainability Management), coordinato da Marco Frey, in qualità di docente dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, partner tecnico del progetto europeo 'Incircle' (acronimo di 'Support INsular and low density areas in the transition towards a more CIRCuLar tourism Economy'). Questi strumenti, detti 'Circular Tourism Tools', saranno presentati in maniera dettagliata durante la 'Incircle School' -  iniziativa di formazione in quattro giornate tra il 9 ed il 18 novembre - da parte dei delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.

I 'tools' di misurazione della circolarità, applicabili sia a livello di singola impresa sia di destinazione turistica, consentono anche di stabilire nuovi obiettivi e priorità, oltre a restituire una fotografia puntuale della situazione attuale. In aggiunta, sono messe a disposizione anche specifiche raccolte di dati, che riportano casi reali di 'best practices' adottate in ogni parte del mondo e capaci di ispirare nuove progettualità.

Gli strumenti, da presentarsi durante la 'Incircle School', sono stati sviluppati in applicazione dei principi di base dell’economia circolare (pensiero sistemico, ottimizzazione, efficienza, collaborazione, trasparenza, responsabilità, inclusività) e sposano l’idea di una crescita sostenibile, anche nel turismo, che può avvenire soltanto in un equilibrio tra i sistemi naturale, sociali ed economici. Proprio con questo spirito nasce il progetto europeo Incircle, cofinanziato dal programma di cooperazione territoriale Interreg MED 2014-2020, con il coinvolgimento di numerosi territori del Mediterraneo, in Italia, Spagna, Grecia, Albania, Croazia.

I territori e i partecipanti alla Incircle School sono stati selezionati sulla base di criteri geografici e demografici, come ad esempio la bassa densità di popolazione residente su un territorio o il verificarsi di forti fluttuazioni stagionali nei pernottamenti, oltre che sulla loro azione verso la promozione del turismo sostenibile. Nei prossimi mesi questi attori del turismo europeo saranno sostenuti nello sviluppo di strategie di circolarità per incrementare la qualità della loro offerta turistica, ma anche la loro capacità di collaborare internamente con i loro 'portatori di interessi', tanto più importante visto l’impatto subito dal settore a seguito della pandemia da Covid-19. Al termine delle giornate di formazione verrà redatto il 'Book of ideas', una raccolta di spunti ed insegnamenti individuati dai partecipanti su come fronteggiare le possibili sfide ed opportunità del percorso verso un turismo più circolare.

Dopo aver sfruttato le opportunità dei 'tools', disponibili sulla Incircle Knowledge Platform all’indirizzo https://www.incircle-kp.eu/, chi è coinvolto nel settore turistico potrà anche ottenere un risultato della performance complessiva di circolarità, ma anche delle evidenze di punti di forza e opportunità di miglioramento. Inoltre, gli strumenti sono anche in grado di rivelare il livello di collaborazione per la 'circolarità' tra industrie del turismo e destinazione turistica.

"Il settore turistico non è soltanto un'attività economica - conclude Natalia Marzia Gusmerotti, ricercatrice dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, in qualità di coordinatrice del progetto - ma un insieme di cultura, natura e patrimonio storico, che contribuiscono a rendere ogni destinazione diversa dalle altre e per questo unica in termini di offerta, distintività, riconoscibilità e potenziale competitivo. Il turismo rappresenta allo stesso tempo – prosegue - una fondamentale leva di sviluppo e una fonte di pressione sulle risorse naturali. Il turismo, infatti, è la terza attività socioeconomica più importante in Europa. Per questo motivo – conclude - è necessario disegnare nuovi modelli, capaci di generare benessere, contribuendo alla qualità degli ecosistemi e alla salute umana, tanto a livello locale che a livello globale".

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