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'Vini italiani, mercati mondiali': aperte le iscrizioni al master universitario di Primo livello

Il corso post laurea è organizzato in maniera congiunta da Scuola Sant'Anna, Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena, Università di Siena, con Associazione Italiana Sommelier (Ais). Le iscrizioni chiudono il 7 ottobre

La nuova figura di ambasciatore dei vini italiani nel mondo si forma in Toscana, grazie all’iniziativa di quattro atenei (Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena, Università di Siena) in collaborazione con Associazione italiana sommelier (Ais). L’apertura delle iscrizioni alla quinta edizione del Master universitario di Primo livello 'Vini italiani, mercati mondiali' coincide con il riconoscimento del consorzio interuniversitario AlmaLaurea, che certifica il successo in termini di placement di questo corso: l'85.7% degli ex studenti della prima edizione, l’unica che per adesso può presentare dati certificati, entro due anni dal conseguimento del diploma ha trovato un’occupazione coerente con gli obiettivi del master.

 La partecipazione di quattro atenei toscani testimonia l’interesse delle istituzioni universitarie toscane al percorso professionale di questo corso, focalizzato sulle produzioni enologiche italiane. Gli sbocchi professionali, come confermano i primi dati di AlmaLaurea, sono molteplici e interessano soprattutto le attività di promozione nazionale e internazionale per singole aziende come per marchi collettivi, gestione e responsabilità del marketing, organizzazione di eventi, attività e strategie di comunicazione. Il master forma una figura professionale che sia in grado di operare nei diversi ambiti finalizzati alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all’estero, nonché alla loro promozione e diffusione nei diversi mercati mondiali, considerando sia  quelli consolidati (USA, Germania, UK) sia quelli in espansione (Cina, Corea, Russia), con particolare attenzione sui paesi 'emergenti' dal punto di visto del consumo del vino (India, Africa, Sud-est asiatico, Messico).

 Gli ambasciatori del vino italiano sono specialisti in temi che riguardano la conoscenza dei vini italiani, anche attraverso l’acquisizione delle competenze in degustazione, dei territori che li producono e dei risvolti qualitativi, culturali, socio-economici e commerciali, la promozione e le modalità di diffusione, nonché le caratteristiche e le tendenze dei diversi mercati mondiali e dei consumatori internazionali. Dal master escono professionisti con conoscenze nel settore viticolo e in quello enologico nazionale, ottenute anche attraverso la partecipazione al corso di sommelier, con conseguimento del titolo rilasciato dall’Associazione italiana sommelier (Ais), richiesto come prerequisito ma conseguibile anche all’interno del Master stesso, come modulo didattico specifico.

Il master è diretto a diretto a laureati di primo livello in viticoltura ed enologia, in discipline agrarie-alimentari, economiche, di comunicazione e di marketing o a laureati di primo o secondo livello in altre discipline attinenti al profilo professionale, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati. La richiesta di ammissione è anche aperta a laureandi, che abbiano terminato gli esami di profitto prima dell’inizio delle lezioni e che prevedano di acquisire il titolo di accesso nel corso delle attività didattiche del Master. E’ possibile richiedere la partecipazione a singoli moduli o semplicemente come uditori. Alcune lezioni si tengono in lingua inglese per favorire l’approccio ai mercati internazionali. Le iscrizioni si chiudono il 7 ottobre 2019. Il corso prevede 400 ore di formazione di aula e 450 ore di stage presso aziende ed imprese del settore della produzione, della comunicazione (old & new media) ed organizzazione di eventi, del marketing e dell’export dei prodotti enologici. Le lezioni iniziano il 7 novembre 2019 e si concludono a inizio giugno 2020 e sono concentrate nei giorni del fine settimana.

"Quando è stata attivata la prima edizione – commenta Pietro Tonutti, docente all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e direttore del Master - l’Italia era appena diventata primo paese produttore di vino e aveva da poco superato la soglia dei 5 miliardi di euro di export. La leadership produttiva a livello mondiale è stata mantenuta negli anni successivi, con un costante incremento del valore complessivo dell’export per un valore che, nel 2018, ha raggiunto i 6.2 miliardi di euro, con un incremento del 76% dal 2009 al 2018. Questo trend positivo relativo all’esportazione complessiva (circa il 42% dell’intera produzione) sembra destinato a consolidarsi nel tempo, con dinamiche ed incrementi che variano, tuttavia, da paese a paese".

"Da qui la necessità di formare figure professionali in grado di creare opportunità e diffondere la conoscenza dei vini italiani e delle 408 DOP, nonché accompagnare, gestire ed implementare i flussi di esportazione in stretta sinergia con il mondo produttivo e le dinamiche che lo caratterizzano (ad esempio i cambiamenti ampelografici del vigneto Italia, l’applicazione crescente di tecniche produttive sostenibili)", conclude Tonutti.

 Approfondimenti sul Master, sul bando e sul modulo di domanda possono essere ritrovati qui.

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