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Sostenibilità e lotta al cambiamento climatico: Juventus e Sant'Anna insieme per l'ambiente

La Scuola Superiore Sant'Anna con l’Istituto di Management e il suo Laboratorio SuM – Sustainability Management supporterà la società calcistica bianconera nella quantificazione delle emissioni di carbonio

Scuola Superiore Sant’Anna e Juventus insieme per ridurre le emissioni di gas serra. Alla Scuola Superiore Sant'Anna è attivo il Laboratorio SuM - Sustainability Management - dell’Istituto di Management, dove opera un gruppo di ricerca impegnato a unire il mondo dello sport, in particolare del calcio, e della sostenibilità ambientale. È questo gruppo che supporterà la società bianconera nella quantificazione delle sue emissioni di carbonio di Scope 3 con metodi scientifici e consolidati, sulla base della propria ventennale esperienza nello studio delle cosiddette 'impronte ambientali'.
La prima fase del progetto consisterà in un’analisi di tutte le possibili fonti di emissioni connesse alle attività di Juventus (allenamenti, partite, gestione dello stadio...), mentre la seconda fase stabilirà una specifica metodologia per la classificazione e per il calcolo delle emissioni indirette (approvvigionamenti, accoglienza del pubblico...), in linea con lo standard ISO 14064 e con il protocollo GHG del World Resource Institute. Sono lo standard e il protocollo che definiscono linee guida internazionali per la contabilizzazione dei gas serra.

Il percorso innovativo di applicazione agli eventi sportivi della 'carbon footprint' nasce sulla scia delle attività svolte dalla Scuola Superiore Sant'Anna, in particolare dall’Istituto di Management, nell’ambito del progetto europeo Life TACKLE, focalizzato sulla gestione ambientale del calcio professionistico e sullo sviluppo di differenti azioni mirate alla sostenibilità di questo settore come la gestione dei rifiuti, la mobilità dei supporters, i consumi energetici originati dalle partite e la gestione degli stadi. Fin dai primi passi del progetto europeo Life TACKLE, Juventus è stato uno dei Club 'pionieri' nel 2019 a contribuire al progetto mettendo a disposizione la propria esperienza sullo sviluppo di buone pratiche ambientali, applicate alla gestione dei match, degli allenamenti e delle strutture ad essi funzionali, incluso l’Allianz Stadium.
L’accordo dà il via, oggi, ad un nuovo percorso di collaborazione con Juventus, tra i club più innovativi e all’avanguardia nel panorama del calcio professionistico sul fronte della impegno contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di consolidare il percorso intrapreso e compiere un ulteriore salto di qualità in termini di sostenibilità e lotta al Climate Change nell’attuazione di iniziative e strategie di frontiera in tema di sostenibilità.

“Nella lotta al cambiamento climatico occorre mobilitare tutti i settori della collettività. Per la grande influenza che esercitano sulla società e sulle diverse generazioni, lo sport, e il calcio in particolare, rappresentano una leva di sviluppo per azioni di riduzione dell’effetto serra di formidabile efficacia”, sottolinea Fabio Iraldo, docente co-direttore del laboratorio SuM Sustainability Management dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna.
“Le strategie di un club del calibro e del prestigio di Juventus sono determinanti in questa prospettiva, sia grazie alla limitazione delle proprie emissioni, sia agendo su tutte le attività della filiera, sia infine coinvolgendo i tifosi in scelte e comportamenti sempre più virtuosi e attenti all’ambiente”, commenta Tiberio Daddi, ricercatore responsabile del gruppo di ricerca 'Sport e Sostenibilità' attivo nel Laboratorio SuM Sustainability Management dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna.

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