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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nasce a San Rossore la 'Dichiarazione di Pisa': dai Parchi più attenzione alle comunità locali

Il documento, che sintetizza la visione per il futuro delle aree protette, è stato redatto nel corso dello workshop che si è svolto alla Tenuta di San Rossore, a cui hanno partecipato più di cento delegati appartenenti a 26 paesi europei

Maggiore attenzione allle comunità locali e approcci innovativi in grado di rafforzare la collaborazione con enti pubblici e privati. Sono queste alcune delle indicazioni contenute nella 'Dichiarazione di Pisa' un documento pubblicato recentemente dal Consiglio d'Europa in cui sono sintetizzati i lavori del workshop che si è svolto recentemente nella Tenuta di San Rossore, a cui hanno partecipato oltre un centinaio di delegati provenienti da 26 paesi europei.

I temi all’ordine del giorno del seminario, citati espressamente anche dal documento, erano incentrati sulla necessità di reagire con risposte innovative e specifiche ai cambiamenti ambientali, sociali e tecnologici in atto e alle sfide del ventunesimo secolo.

"Si tratta di un documento programmatico proveniente 'dal basso' - spiegano dal Parco - alla cui stesura hanno partecipato gli stessi amministratori dei parchi e delle riserve naturali che hanno partecipato al workshop.  La 'Dichiarazione di Pisa'  sintetizza la visione per il futuro delle aree protette insignite del Diploma europeo e individua, in particolare, alcune specifiche esigenze e raccomandazioni per garantire un miglioramento della loro gestione".

Si parte dal ruolo della comunicazione, con un appello affinché siano sviluppate strategie di comunicazione che puntino sulle nuove tecnologie e siano in grado di influenzare positivamente il tessuto politico e i media locali, e dal rafforzamento della cooperazione con il settore privato e la promozione della green economy, che vengono individuati come esempi di strumenti operativi per la gestione partecipata delle aree protette.

"Al centro della 'Dichiarazione di Pisa' - prosegue il Parco - anche alcuni dei rischi provenienti dalle minacce più concrete del XXI secolo, tra cui il cambiamento climatico e le specie esotiche invasive. Da questo punto di vista il documento auspica la formazione di una vera e propria rete europea di ecosistemi funzionalmente collegati e per la prima volta viene raccomandata una revisione del concetto di 'naturalità', che tenga conto delle interdipendenze delle aree protette con l’ambiente circostante".

Nei prossimi mesi la dichiarazione sarà presentata agli organi ufficiali del Consiglio d’Europa per il recepimento di alcune o tutte le raccomandazioni.

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