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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cinquecento volontari puliscono la spiaggia del Gombo: rimosse 4 tonnellate di rifiuti

Successo per l'iniziativa promossa dall'associazione Plastic Free Onlus e dall'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Tutti insieme per pulire la spiaggia naturale di San Rossore: sono 500 i volontari che hanno risposto alla chiamata e aderito all'iniziativa organizzata dall'associazione Plastic Free Onlus e dall'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Ritrovo di prima mattina all'inizio del viale del Gombo per spostarsi sull'arenile, chi a piedi ed in bici, chi con i mezzi messi a disposizione dal Centro Visite. Circa 2 chilometri la lunghezza del tratto di costa interessato, dalla 'Buca del Mare' alle 'Marinette' passando per il Gombo, dove i volontari hanno levato ogni tipo di spazzatura, dagli ingombranti alle microplastiche, riempiendo centinaia di sacchi che con il supporto della Lega Navale e di un mezzo dell'Ente sono stati convogliati in due punti di raccolta per consentire a Geofor di ritirarli. Anche i dromedari 'Piccola' e 'Sultan', guidati dagli operai del Parco, hanno dato un contributo decisivo. Alla fine della giornata si sono potute contare 4 tonnellate di rifiuti rimossi.

"La giornata di oggi rappresenta un segnale per tutti di massima attenzione civica e sensibilità ambientale - commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani - solo così possiamo mantenere la nostra natura nel modo migliore. Fondamentale l'impegno dei cittadini e delle associazioni". "L'importanza di questa iniziativa è duplice: leviamo i rifiuti e sensibilizziamo, perchè per risolvere il problema bisogna agire alla radice, tutta questa spazzatura viene portata sulla spiaggia dai fiumi e dal mare" continua Mario de Longis, referente provinciale Pisa di Plastic Free Onlus.

La spiaggia della Tenuta di San Rossore è un’area protetta racchiusa dalle foci dell’Arno e del Serchio, accessibile con guida escursionistica ambientale e con numeri limitati. In questo territorio si può esprimere nella sua naturalità l’ecosistema dunale, habitat ideale per la nidificazione di specie in pericolo come il Fratino e la tartaruga Caretta Caretta. Una zona minacciata però dai rifiuti che arrivano dai fiumi e dal mare.

Tra i molti che hanno partecipato il sindaco di Pisa Michele Conti, il direttore del Parco Riccardo Gaddi, la referente Plastic Free Toscana Gerardina Trotta, Tommaso Pardi ideatore dell'app MayDayEarth, le Guardie del Parco, una rappresentanza dell’Associazione Italiana Persone Down Pisa e Aps Pegaso Special Fishing Pisa.

Meno rifiuti, più alberi: Giacomo Galanda, campione di basket e testimonial della Giorgio Tesi Group, ha portato alcuni piccoli alberi che verranno piantati nei prossimi giorni in una zona scelta appositamente dall'Ente. La Tesi già collabora con il Parco nell'ambito dell'applicazione MayDayEarth, uno strumento di cittadinanza attiva per promuovere campagne di pulizia nelle zone boscate, soprattutto quelle dove l’Ente non può intervenire direttamente perché non è proprietario delle aree. Come funziona maydayEarth.org: si fotografa il luogo dove ci sono rifiuti abbandonati e, collegandosi con l’app gratuita scaricabile liberamente, si può creare una campagna caricando l’immagine geolocalizzata e coinvolgendo altri cittadini e associazioni.

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