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'Smart Cities', parcheggi intelligenti: la sosta come parte della mobilità integrata

Si è tenuto a Pisa il convegno presso la Pisamo 'La gestione della sosta per la Smart City', dove si è fatto il punto sullo sviluppo della sosta a pagamento nel contesto di gestione della mobilità. Un giro di affari in città da quasi 12 milioni di euro

La mobilità sostenibile passa da una gestione della sosta integrata con tutti gli strumenti di spostamento pubblici e privati, in un sistema che deve essere sia destinatario di investimenti che fonte di risorse. Questi i temi emersi dal convegno 'La gestione della sosta per la Smart City' svoltosi a Pisa presso la sede della Pisamo, una delle aziende toscane valutata nel quadro dei gestori pubblici dei servizi svolta da Confservizi Cispel Toscana.

Il settore in Toscana conta sul lavoro di sette aziende dedicate (Pisamo di Pisa, Atam di Arezzo, Firenze Parcheggi, Sistema di Grosseto, Siena Parcheggi, Essegiemme Prato, oltre a Sas, che a Firenze gestisce i parcheggi in superficie) che in totale gestiscono quasi 90mila posti auto, oltre che 100mila permessi di sosta per residenti e altre categorie. Poi 600 posti bus a pagamento, con un fatturato complessivamente considerato di circa 40 milioni di euro ed un utile nell'ultimo bilancio di oltre 750mila euro, per circa 350 addetti. Solo a Pisa il fatturato è di 11,8 milioni.

Il presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo: "Superata l'idea della sosta gratis per tutti, in Toscana il settore si è modernizzato, la sosta ordinata è un aspetto fondamentale della convivenza civile. Oggi guardiamo con interesse e attenzione al futuro di questo settore, e lo possiamo fare soltanto integrando ancora di più le politiche della sosta nelle politiche di mobilità sostenibile e nelle politiche per le Smart Cities, le città intelligenti, capaci di dare ai cittadini servizi efficaci, utilizzando tutte le nuove tecnologie".

"Una modernizzazione del settore – ha proseguito il presidente di Confservizi Cispel Toscana – che oggi in Toscana come in altre parti d'Italia può dirsi completata, almeno nelle aree urbane. Città più piccole, con problemi di accessibilità e di sosta meno importanti, stanno anch’esse affrontando il tema". L'idea è quella di un'integrazione dei servizi di trasporto e sosta, magari a cui è possibile accedere pagando una volta sola. Per farlo però serve una regia 'intelligente', occorre quindi "una utility destinata a questo settore".

In conclusione, De Girolamo richiama una sfida importante: "Trasformare aziende che hanno sempre vissuto in un settore piccolo e un po' marginale, in aziende che occupano il cuore delle politiche per le Smart City del futuro. Questa è la strada che dobbiamo percorrere".

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