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Tutte le informazioni utili per la pensione a Pisa

Come richiederla e quali documenti avere: ecco tutte le informazioni utili

Il sistema pensionistico italiano è molto articolato, ecco perché è importante capire bene come fare per andare in pensione se non si vuole ritardare più del previsto l’uscita dal lavoro. Fortunatamente se da una parte è piuttosto complicato capire quando andare in pensione, non lo è altrettanto comprendere come fare: come vedremo di seguito, infatti, inviare la domanda all’INPS è molto semplice. Prima di andare avanti però è importante ricordare che ogni anno ci saranno dei cambiamenti poiché i requisiti per la pensione vengono rivisti al rialzo a causa dell’adeguamento con le aspettative di vita.

Come andare in pensione

Per andare in pensione nella maggior parte dei casi bisogna soddisfare due requisiti: uno anagrafico (età del lavoratore) che un altro contributivo (anni di lavoro). Nel dettaglio, l’INPS riconosce al lavoratore di smettere di lavorare una volta raggiunta l’età pensionabile, che per il 2020 è pari a 67 anni sia per gli uomini che per le donne. Per la pensione di vecchiaia sono richiesti 20 anni di contributi.

In alternativa c’è la pensione anticipata alla quale potete accedere indipendentemente dall’età anagrafica, al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi (se uomini) o 41 anni e 10 mesi (se donne). C’è poi una forma ridotta di pensione anticipata alla quale possono accedere i lavoratori precoci, ovvero coloro che avendo iniziato a lavorare da quando erano molto giovani hanno maturato 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni d’età: questi, grazie alla Quota 41, possono andare in pensione con 41 anni totali di contributi.

Ci sono poi due forme di pensione di tipo contributivo, ovvero per coloro che hanno cominciato a maturare contributi dopo il 1° gennaio 1996. La prima è la pensione di vecchiaia contributiva, per la quale è richiesta un’età anagrafica di 70 anni e 7 mesi oltre a 5 anni di contributi; la seconda, invece, è quella anticipata contributiva con la quale potete andare in pensione a 63 anni e 7 mesi se avete maturato 20 anni di contributi.

Se invece vi state chiedendo come andare in pensione con la Quota 100 o la Quota 41 dovete sapere che questi al momento non possono essere ancora richiesti dal lavoratore. La Quota 41, infatti, come vi abbiamo anticipato può essere richiesta oggi solamente dai lavoratori precoci; la Quota 100 invece è lo strumento con cui andare in pensione quando la somma dell’età anagrafica (che non potrà essere inferiore a 64 anni) con l’anzianità contributiva dà come risultato 100.

Quindi se volete anticipare l’accesso alla pensione smettendo di lavorare prima del raggiungimento dei suddetti requisiti, l’unica soluzione per voi è quella di accedere ad una delle forme di prepensionamento oggi riconosciute, come ad esempio l’Ape Sociale e Volontario, o anche l’isopensione per le aziende con più di 15 dipendenti.

Come presentare la domanda di pensione

Una volta raggiungi i requisiti per accedere ad una delle suddette tipologie di pensione, dovete presentare domanda all’INPS. La domanda può essere inviata tramite l’area 'Domanda web di pensione' disponibile nella sezione 'servizi per il cittadino' del sito INPS; per l’invio telematico della domanda di pensione - che può essere utilizzato esclusivamente per le pensioni dirette di anzianità o di vecchiaia - è però necessario iscriversi al sito INPS, ottenendo così il PIN per accedere.

Alla domanda di pensione, poi, bisogna allegare i seguenti documenti:

- copia del documento d’identità;

- autocertificazione stato civile e di famiglia;

- dati anagrafici e codice fiscale del coniuge;

- informazioni sulla situazione assicurativa non presenti nell’estratto contributivo;

- dichiarazione di cessazione di qualsiasi tipo di attività di lavoro alle dipendenze di terzi. Non si può andare in pensione, infatti, se prima non si smette di lavorare.

Come anticipato, chi ha difficoltà nell’utilizzare il PC può comunicare personalmente la propria decisione di andare in pensione. Ci si può rivolgere, infatti, alla sede dell’INPS competente sul vostro territorio, presentando personalmente il modello preposto insieme agli altri documenti da allegare. La domanda potrà essere inviata anche per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo della sede INPS competente; inoltre, per avere un supporto nell’invio della domanda potete anche rivolgervi ad un patronato.

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