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Come e dove richiedere un mutuo per gli Under 30 a Pisa

Molti istituti di credito offrono soluzioni vantaggiose ai giovani e alle coppie Under 30 che decidono di investire in un immobile

L'acquisto della prima casa è un passo importantissimo, che negli anni si sta allontanando sempre di più dalla fascia Under 30. Per questo il governo ha predisposto un bonus per la prima casa, e anche molte banche stanno offrendo interessanti soluzioni per tutti i giovani al di sotto dei 30 anni che decidono di comprare un immobile. Vediamo di cosa si tratta.

Agevolazioni fiscali per acquisto e vendita della prima casa 2020

In generale, ecco quali sono le agevolazioni per l’acquisto della 'prima casa':

- applicazione dell’imposta di registro nella misura del 2%;

- applicazione delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna;

- se la vendita è soggetta ad Iva, sono dovute l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale nella misura fissa di 200 euro, oltre all’Iva ridotta al 4%.

Tali agevolazioni saranno applicate solo se l'acquirente soddisfa uno dei seguenti criteri:

- risiede nel Comune in cui è sito l’immobile;

- si impegna a trasferirvi la residenza entro i successivi 18 mesi dall’acquisto;

- svolge la propria attività nel predetto comune. 

Le agevolazioni 'prima casa' non sono ammesse per acquistare di immobili delle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Anche chi è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa può avvalersi del beneficio fiscale, a condizione però che la casa posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto, pena la perdita delle agevolazioni usufruite per l’acquisto del nuovo immobile e, oltre alla maggiori imposte e ai relativi interessi, una sanzione del 30%. Chi vende l’abitazione acquistata con le agevolazioni ed entro un anno ne compra un’altra in presenza delle condizioni per usufruire dei benefici 'prima casa', ha diritto a un credito d’imposta pari all’imposta di registro o all’Iva pagata per il primo acquisto agevolato.

Come richiedere un mutuo?

Dopo aver scelto la banca, occorre compilare con la massima precisione la domanda di finanziamento, predisposta in forma di questionario, fornendo le seguenti informazioni:

- dati anagrafici del richiedente o dei richiedenti il finanziamento;

- residenza;

- attuale abitazione: se in affitto, in proprietà o se presso terzi;

- composizione del nucleo familiare;

- persone a carico;

- occupazione attuale: se dipendente o lavoratore autonomo;

- anzianità di servizio o di lavoro autonomo;

- settore lavorativo/produttivo;

- se lavoratore dipendente: l'indicazione del datore di lavoro;

- qualifica;

- reddito netto mensile;

- reddito netto annuale;

- descrizione dell'unità immobiliare e delle sue pertinenze (superficie totale, coperta e scoperta; fronti stradali; numero piani; anno di costruzione);

- valore della costruzione;

- dichiarazione di non avere debiti o di averne (in quest'ultimo caso occorre precisare l'importo e l'identità dei creditori).

Con i dati contenuti nella domanda, la banca può esprimere un primo 'parere di fattibilità', che in generale dipende da più elementi:

- il reddito netto del richiedente e dei suoi familiari (nucleo familiare) desunto dalla dichiarazione dei redditi;

- il valore dell'immobile oggetto del finanziamento;

- la presenza di garanzie supplementari prestate da terzi (fideiussione, pegno).

Se il 'parere di fattibilità' è positivo, si passa alla richiesta della documentazione.

I lavoratori dipendenti devono presentare:

- dichiarazione del datore di lavoro dell'anzianità di servizio del dipendente;

- originale dell'ultimo cedolino dello stipendio e copia del modello CUD (in alternativa copia del mod. 730 o Unico).

I lavoratori autonomi o liberi professionisti devono presentare:

- copie del modello Unico (ex. Modello 740);

- estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (C.C.I.AA.);

- se professionista, attestato di iscrizione all' Albo professionale cui appartiene.

A integrazione dei documenti sopra elencati, vanno presentati anche:

- certificato di nascita;

- certificato di stato civile o estratto dell'atto di matrimonio completo di tutte le annotazioni (l'estratto di matrimonio deve contenere tutte le eventuali convenzioni patrimoniali stipulate fra i coniugi);

- nell'ipotesi di persone divorziate o separate legalmente, presentare copia della sentenza del tribunale;

- copia della 'promessa di vendita' o 'compromesso';

- planimetria, con l'indicazione delle proprietà confinanti sia dell'immobile sia delle eventuali pertinenze (cantina, solaio, box);

- copia del certificato di abitabilità;

- copia dell'ultimo atto di acquisto dell'immobile;

- se l'immobile è pervenuto per successione occorre presentare il mod. 240 o il mod. 4 dell'ufficio successioni.

A questo punto la banca è in grado di deliberare il finanziamento, e ne dà comunicazione immediata al richiedente per fissare la data della stipula dell'atto pubblico di finanziamento (concessione formale del mutuo).

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