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Dove e come richiedere la Naspi a Pisa: i centri per l’impiego della città e le modalità di domanda

L'ammortizzatore sociale per chi ha perso il lavoro subordinato è stato introdotto nel 2015 e prevede anche un percorso di reinserimento e riqualificazione professionale

La Naspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego) è un ammortizzatore sociale istituito dal Dlgs 22/2015. Si tratta di una misura destinata ai lavoratori subordinati in stato di disoccupazione involontaria, anche in caso di dimissioni per giusta causa e di risoluzione consensuale ottenuta in sede conciliativa.

Per ottenere la Naspi occorre:

- stato di disoccupazione

- 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione

- 30 giorni di lavoro effettivo nei dodici mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione

La Naspi è erogata in base alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per 4.33. Nei casi in cui la retribuzione mensile sia pari o inferiore a 1.195 euro, rivalutato annualmente in base l'IPC, la Naspi è pari al 75% della retribuzione mensile. L'eventuale differenza in eccesso tra la retribuzione mensile e la soglia di 1.195 euro entra nel calcolo della Naspi in misura pari al 25%. La Naspi si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione.

Sono considerati privi d'impiego anche i soggetti in possesso di partita IVA non movimentata negli ultimi 12 mesi.

Per quanto tempo si ha diritto alla Naspi

Questa misura sociale è corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni.  Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione. A partire dal 1° gennaio 2017, la NASpI è corrisposta per un massimo di 78 settimane (18 mesi).

Si ha diritto alla Naspi a partire dall'ottavo giorno successivo alla cessazione o, qualora la domanda sia presentata successivamente a tale data, dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Chi usufruisce di questo ammortizzatore sociale è obbligato a partecipare alle iniziative di attivazione lavorativa, nonché ai percorsi di riqualificazione professionale proposti dai servizi competenti, come previsto dal Dlgs 150/2015.

Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o d'impresa, oppure instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia superiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale (rispettivamente 4.800 e 8.000 euro), decade dalla prestazione. Qualora invece i redditi percepiti rimangano al di sotto delle predette soglie, i lavoratori devono darne comunicazione all'INPS entro 30 giorni dall'inizio dell'attività e la Naspi è ridotta di un importo pari all'80% del reddito previsto.  Nel caso in cui la durata del rapporto di lavoro subordinato sia inferiore a 6 mesi, la prestazione della Naspi è sospesa d'ufficio per la durata del rapporto di lavoro.

Quando si perde il diritto alla Naspi

La perdita questa prestazione avviene in questi casi:

- nuova occupazione

- inizio di un'attività lavorativa subordinata, autonoma, o di impresa senza provvedere alle comunicazioni

- raggiungimento dei requisiti di pensionamento

- acquisizione del diritto all'assegno ordinario di invalidità, salvo il diritto del lavoratore di optare per la Naspi

Come richiedere la Naspi a Pisa

Per richiedere la Naspi è opportuno recarsi in uno dei Centri per l'impiego della provincia di Pisa.

- Pisa, via Battisti 14; telefono 055 19985121, email centro.impiegopisa@arti.toscana.it

- Pontedera, via Piaggio 7; telefono 055 19985123, email centro.impiegopontedera@arti.toscana.it

- Santa Croce, via Donica 17; telefono 055 19985122, email centro.impiegoscroce@arti.toscana.it

- Volterra, Piazzetta San Michele 2; telefono 055 19985124, email centro.impiegovolterra@arti.toscana.it

Richiesta attraverso i patronati

Per limitare i disagi, sia per l'utenza che per il personale dei Centri per l'impiego costretti, in alcuni periodi dell’anno, a dover gestire centinaia di persone in aggiunta all’ordinaria attività rivolta a tutti i cittadini, la Regione Toscana chiarisce la procedura da seguire per il rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità e la presentazione della richiesta di Naspi, procedura che nel corso degli ultimi anni è stata significativamente semplificata ed automatizzata.

Ecco cosa fare.

1) L'utente interessato, a partire da giorno successivo al termine del proprio contratto di lavoro, dovrà presentare la richiesta di Naspi ad INPS, per via telematica, secondo le modalità previste dallo stesso Istituto, ovvero:

– via Web, collegandosi con il Pin-Inps ai servizi telematici accessibili direttamente dal portale INPS
– telefonicamente, tramite Contact center integrato (numero 803164)
– per coloro che desiderano assistenza, rivolgendosi personalmente ai patronati/Intermediari dell’Istituto oppure attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi

Poiché la domanda di indennità presentata all’INPS equivale a dichiarazione di immediata disponibilità (DID), non sarà necessario recarsi personalmente al Centro Impiego per effettuare questo adempimento, non si dovrà quindi fare alcuna fila né ai Centri per l’impiego per dichiarare la propria immediata disponibilità, nè all’INPS per accedere agli ammortizzatori sociali.

2) Entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda, il richiedente deve contattare il Centro per l’impiego di competenza (rispetto al domicilio indicato nella domanda) per fissare un appuntamento finalizzato alla sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato. Il contatto con il proprio Centro per l’impiego può avvenire anche per mail.

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