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Salta il taglio delle Province: livornesi e pisani restano divisi

La decisione è stata presa all'unanimità in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Martedì riunione dei capigruppo presso il Senato per esaminare le possibili vie di uscita, ma sembra difficile poter convertire in legge il decreto

Nessun taglio delle Province. Tutto sembra restare così com'è. I pisani a Pisa e i livornesi a Livorno. Gli accorpamenti tra gli enti provinciali infatti, che avevano destato non poche polemiche, saltano. La decisione di non convertire in legge il decreto che riorganizzava la geografia dell'Italia è stata presa all'unanimità dai partecipanti ai lavori della Commissione Affari Costituzionali del Senato, conclusasi nella serata di ieri alla presenza tra gli altri dei ministri per la pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi e dei rapporti con il Parlamento Piero Giarda. 

Nella giornata di oggi verrà in ogni caso convocata una riunione dei capigruppo presso il Senato per esaminare le possibili vie di uscita, ma secondo i senatori che ieri sera hanno preso parte alla riunione sono ben poche le possibilità di poter convertire il provvedimento a causa del numero eccessivo dei sub-emendamenti pari in tutto a 140.

Sospiro di sollievo dunque per pisani e livornesi che, maxiprovincia o no, mal sopportavano l'idea di vedersi riuniti sotto un'unico stemma.

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