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Ferrante, da consigliere comunale ad assessore: "Subito al lavoro per rispondere alle richieste della città"

Ferrante subentra al dimissonario Danti. A lui vanno le deleghe alla Cultura e al Commercio. Lo abbiamo intervistato per chiedergli come affronterà il suo nuovo ruolo e quali sono le criticità e le sfide che lo aspettano

Andrea Ferrante, classe 1971, ingegnere informatico, responsabile commerciale di Acque Spa e segretario cittadino del Partito Democratico, è uno dei nuovi assessori del Comune di Pisa. Subentra nella Giunta Filippeschi al posto del dimissionario Dario Danti. A lui vanno le deleghe alla Cultura e al Commercio.

Lo abbiamo intervistato per capire come affronterà il suo nuovo ruolo e quali sono le criticità e le sfide che lo aspettano.

Come si è arrivati a questa decisione? Ha deciso direttamente il sindaco o è stata una scelta concordata all'interno del Pd?

"La decisione è stata presa nel corso delle riflessioni fatte dal Pd dopo l'uscita dalla Giunta e dalla maggioranza di Danti e di Sel e nasce da un confronto interno al Partito Democratico nei suoi diversi livelli dirigenziali: comunale, provinciale e regionale. E' stata quindi una decisione condivisa che può servire a unire e ricompattare il partito. Per quanto mi riguarda è stata una scelta inaspettata e della quale sono venuto a conoscenza sabato: ho dato subito la disponibilità a ricoprire il ruolo anche se poi mi sono preso qualche ora per fare alcune valutazioni personali a livello familiare e professionale".

Con quale spirito affronterà questo suo nuovo ruolo?

"E' un compito molto impegnativo e so di non essere un tecnico. Mi metterò subito al lavoro e, almeno in questa prima fase, studierò molto cercando di capire come poter rispondere al meglio e alle richieste della città. Poi in un secondo momento ci metterò anche del mio perchè credo che la fantasia sia un fattore importante anche in politica. Cercherò comunque di lavorare nel solco tracciato in questi anni da chi mi ha preceduto provando poi ad aggiungerci qualcosa di mio. Il programma di mandato rimane comunque il solito".

Come giudica l'operato di Danti?

"Senza dubbio positivo. Già in passato, lavorando con la commissione Cultura, ho avuto modo di apprezzare quanto fatto da Danti. Come ho già detto: cercherò di portare avanti il lavoro suo e di chi l'ha preceduto, aggiungendoci poi un tocco personale".

Rispetto alle sue deleghe quali crede che siano, se ci sono, le criticità di questa città?

"Non mi sento di parlare di criticità. Purtroppo viviamo in un epoca in cui le risorse economiche, soprattutto per le amministrazioni comunali, sono molto limitate. Credo che il problema principale sia soprattutto questo: il fatto che la coperta può essere, in alcuni casi, troppo corta. Da un punto di vista culturale, invece, Pisa è una città ricca sotto tutti i punti di vista: monumenti, eventi, manifestazioni. Considero le deleghe che mi sono state date centrali per questa città e so che ci saranno molte cose da fare, su questo ho le idee molto chiare".

Qual è la prima cosa su cui lavorerà come assessore?

"La prima cosa che farò sarà quella di costruire un rapporto con la città: ascolterò tutti, cittadini, associazioni e istituzioni, cercando di capire quali sono le richieste e le necessità di questa città".

Quali sono state le prime reazioni alla sua nomina?

"Direi certamente positive. Ho avuto un primo confronto con il partito già ieri e stasera avremo modo di confrontarci ancora durante l'assemblea della segreteria comunale. Ho avuto comunque molti attestati di stima e affetto, al di là di quello che avrei potuto immaginarmi. Sento attorno a me il sostegno forte e condiviso da parte di tutto il Partito Democratico".

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