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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Province: il presidente Andrea Pieroni a Roma contro la manovra

"Per ridurre le spese, partiamo dal dimezzamento dei parlamentari, dall'abolizione di Regioni a statuto speciale ed enti inutili" sostiene Pieroni

Domani giovedì 15 settembre, a Roma, una delegazione di amministratori e consiglieri della Provincia di Pisa - guidata dal presidente Andrea Pieroni con la presidente del consiglio, Consuelo Arrighi - prenderà parte, con decisione condivisa dalla giunta, alla mobilitazione organizzata dall’Upi-Unione Province d’Italia nei confronti dei contenuti della manovra finanziaria e del Disegno di legge costituzionale avviato dal Governo, che prospetta la soppressione delle amministrazioni provinciali quali enti di rango costituzionale.

L’iniziativa prevede, nella “Sala del garante” in piazza Montecitorio, dalle 10 alle 14, un’assemblea di presidenti di Provincia, presidenti di consiglio provinciale, amministratori provinciali in genere e del consiglio direttivo della stessa Upi, per rappresentare ai partiti politici, ai gruppi parlamentari, alle forze economiche e sociali gli effetti negativi che la proposta dell’esecutivo determinerà sulla spesa pubblica e sull’assetto istituzionale dei territori.

“Tra le varie ricadute controproducenti del progetto governativo - sottolinea Pieroni - vorrei citare quella riguardante la scelta di assegnare le funzioni di area vasta a un ente il cui profilo risulta molto incerto e confuso”. "Rispetto alla necessità di lavorare a una decisa razionalizzazione dell’assetto istituzionale del Paese, le Province non si sono mai tirate indietro - prosegue Pieroni - anzi, hanno avanzato proposte serie e sensate. La via maestra è quella di una revisione organica dell’assetto istituzionale stesso, che produca semplificazione e risparmio di spesa. Dobbiamo rivedere l’impianto statuale complessivo, partendo dall’auspicato dimezzamento del numero dei parlamentari; dalla riforma del bicameralismo; dall’abolizione delle Regioni a statuto speciale, degli enti inutili e intermedi. Ciò con l’obiettivo di arrivare a un riassetto dell’intero sistema delle autonomia locali (Regioni, Province, Comuni), che lo renda più funzionale e snello”.

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