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Guerra in Kurdistan, l'appello: "Il Comune approvi un patto di amicizia con le municipalità kurde"

Appello di associazioni e del gruppo consiliare Ucic-Prc affinché il Comune di Pisa sostenga con iniziative concrete le municipalità kurde coinvolte nel conflitto armato in corso in Turchia

Solidarietà e sostegno concreto a partire dai territori e dalle città italiane per le municipalità kurde. Il conflitto armato in corso nel Kurdistan Turchia ha portato dalle elezioni del giugno 2015 a 186 vittime fra i civili e centinaia di feriti, con 17 sindaci arrestati e 25 sollevati dal loro incarico. Numeri che portato le associazioni curde ed il gruppo consiliare di 'Una Città in Comune-Rifondazione Comunista' a fare appello al Comune affinché "venga discussa con urgenza dal consiglio comunale la richiesta di patto di amicizia con le municipalità kurde".

"Riteniamo importante - scrivono i vari soggetti coinvolti nella richiesta - che il Comune di Pisa avvii subito relazioni ufficiali con le municipalità kurde al fine di costruire patti di amicizia per sostenere progetti di cooperazione e futuri gemellaggi, attivandosi anche per organizzare iniziative di solidarietà attraverso l’invito in Italia di rappresentanti delle stessi municipalità per una serie di conferenze, per definire forme di cooperazione, a partire da progetti di cooperazione sanitaria e formazione per personale medico, e di sostegno tramite l’associazione Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus".

Le richieste di autogoverno si moltiplicano. "In modo particolare a Cizre, Sur, Silvan, Nusaybin, Dargecit, Silopi e Yuksekova il governo turco ha reagito con una violenza spropositata dichiarando coprifuochi che sono durati intere settimane. Molti civili sono stati deliberatamente uccisi dalle forze di sicurezza. Cecchini hanno preso di mira decine di civili ai quali non è stato nemmeno consentito l’accesso agli ospedali e alle cure sanitarie. Come conseguenza dei conflitti armati 200mila persone hanno dovuto emigrare e questo flusso continua".

"Allo scopo di porre fine alla violazione dei diritti umani in Kurdistan - conclude il comunicato - vi è una necessità urgente di interrompere le operazioni militari e rivitalizzare i colloqui di pace per una risoluzione della questione kurda in Turchia. Da qui la richiesta urgente ai membri del parlamento italiano e agli operatori dei mezzi di comunicazione a partecipare ad una missione di monitoraggio internazionale".

I soggetti promori dell'appello sono il Coordinamento Toscana Kurdistan, la Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus, la Comunità kurda Toscana, Una città in comune, il Partito della Rifondazione Comunista e i Cobas Pisa.

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