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Emergenza abitativa: solo propaganda. Pronti a dare battaglia in consiglio con le nostre proposte alternative

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Domani, marted' 11 settembre, in Consiglio Comunale, con un vero e proprio colpo di mano, la maggioranza e la giunta proveranno ad approvare il Regolamento sull'Emergenza abitativa. Si tratta di un documento di grandissima rilevanza che la destra ha deciso di affrontare in commissione in appena 48 ore, con una procedura d'urgenza. L'assessora Gambaccini e la Lega hanno bocciato le richieste presentate dal nostro gruppo consiliare di audizione dei sindacati degli inquilini e del forum dell'Anci, che si occupa di aspetti inerenti la materia trattata nel Regolamento, e persino degli stessi uffici della Società della Salute, allo scopo di avere un quadro più chiaro della situazione e capire quali sarebbero stati gli effetti di questo Regolamento.

Siamo di fronte ad una blindatura inaudita della commissione, al rifiuto anche della fase di ascolto, che in una commissione istruttoria è a dir poco fondamentale. Nei fatti, Conti e Gambaccini hanno effettuato il copia-incolla del regolamento di Cascina, presumibilmente sotto gli ordini di Ziello, con l'input chiaro e improrogabile di approvarlo in poche ore a Pisa. Si tratta di in metodo inaccettabile di amministrazione della cosa pubblica.

All'arroganza di questa amministrazione, domani in consiglio risponderemo proponendo tutta una serie di emendamenti puntuali e propositivi, che terranno conto e perseguiranno il bene di tutti e tutte i residenti nel comune di Pisa che si trovino in stato d'indigenza e in difficoltà abitativa, e non solo di alcuni. Quanto vorrebbe introdurre la Lega in questo Regolamento, sotto la falsa retorica del "prima gli italiani", nei fatti rappresenta un attacco ai poveri di tutte le nazionalità e non risolve nessuno dei problemi attualmente aperti. In particolare, chiederemo l'abrogazione della norma che premia nell'assegnazione dei punteggi la maggiore storicità di presenza nel territorio del Comune di Pisa, e non criteri di vera rilevanza sociale come  il minor reddito, o lo stato di avanzamento dello sfratto, o le condizioni del nucleo familiare.

Con l'intento necessitato di fare fede alla propria consueta propaganda, con questa modifica la giunta vuol far credere di sfavorire gli immigrati, mentre di fatto danneggia tutti coloro che hanno più bisogno, italiani e non. Nulla viene previsto rispetto alla questione del sovraffollamento e, soprattutto, si decide di intervenire sul Regolamento senza aver fatto alcun atto concreto per contrastare l'emergenza abitativa, a partire dai maggiori stanziamenti per il recupero degli alloggi popolari lasciati vuoti.

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